Si parla molto di libertà, ma è difficile accettare che spesso i veri carnefici e dittatori della nostra vita siamo noi stessi. Perché!? Eppure siamo liberi di scegliere, di pensare, decidere.

Siamo sani, abbiamo quelle basi concesseci dalla natura. Ma perché, se viviamo nella reale possibilità di soddisfare i nostri bisogni primari necessari indispensabili, quelli primari necessari e addirittura quelli secondari, siamo vittime? Di cosa!? E’ difficile riflettere, fare autoanalisi, mettersi in discussione per riconoscere di esserlo della propria ignoranza, dei limiti del nostro personale sviluppo, di quelle comode abitudini che ci evitano di impiegare energia in modo costruttivo: studiando, conoscendo per sapere di più e meglio di noi stessi, dell’essere umano, per saper potenziare, e correttamente usare, quegli strumenti che tanta fortuna abbiamo di possedere e che tanto poco e male utilizziamo per esistere e non vegetare. Conoscere l’enorme potenziale umano per potere sfruttare meglio il proprio nell’unico e nobile obiettivo di migliorare se stessi, diventando i protagonisti della propria commedia, conquistando la libertà delle proprie scelte, raggiungendo quell’equilibrio psicofisico, che solo, ci permette di non dipendere più da niente e nessuno, di raggiungere l’unica vera indipendenza: l’autostima e l’autogestione, la sicurezza di sé, la libertà di "scegliere" di VIVERE.

Viviamo correndo, perché la società lo impone, per successo, per soldi, benessere o per amore...

Ma di chi?! Non certo noi stessi, vittime di sbagliati apprendimenti e una cattiva gestione del tempo. Ci siamo mai fermati a pensare, riflettere sulla nostra identità? Conosciamo il funzionamento dell’essere umano e quindi il nostro? Sappiamo come affrontare le inevitabili difficoltà della vita, rapportarci in modo utile e corretto con individualità e collettività? Scopritelo, studiando, conoscendo e sforando i limiti del vostro sviluppo, migliorando voi stessi, raggiungendo quell’equilibrio psicofisico che permette, su basi di verità e realtà con verifica di logica, una vita piena e attiva nel rispetto di se stessi, avendo e sapendo usare gli strumenti conoscitivi per evitare frustrazioni e relativi conflitti, attivando l’energia bloccata e consentire così il prevalere di quella neutrergia assopita nella tranquillità dell’ignoranza di se stessi. Far sì che diventi un fedele alleato, un sicuro e proficuo mezzo per attraversare il mare della vita. Conoscere dunque, per essere il capitano della propria nave, promuovendo autostima e autogestione, che ci rendono sicuri, coscienti e consapevoli, degni di essere umani e di poter affermare:

IO VIVO!