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Che cos’è il doping.
di Rosa Maria de Pasquale  ( info@lastradaweb.it )

18 febbraio 2006





Piccola guida per sapere quello che non si deve fare... perché è "troppo" pericoloso!


 

L’origine del termine "doping" è controversa. Secondo alcuni, proviene dal fiammingo "doop", che significa mistura, miscela, poltiglia. Secondo altri, "doping" viene dall’inglese "dope", che viene usato per indicare una sostanza densa, liquida, lubrificante. In slang, dope significa per lo più sostanza stupefacente. Doping equivarrebbe quindi grosso modo a "uso di stupefacenti".

Nel gergo sportivo, il termine doping è entrato alla fine degli anni Quaranta. Secondo la International Amateur Athletic Federation (IAAF), "il doping è l’uso da parte di un atleta, o la distribuzione ad esso, di determinate sostanze che possono avere l’effetto di migliorare artificialmente la condizione fisica e/o mentale dell’atleta stesso, aumentando così la sua prestazione atletica".

In genere, vengono vietate quelle sostanze il cui uso da parte dell’atleta viene finalizzato a ridurre la fatica, migliorare i riflessi, migliorare la forza e/o resistenza, ridurre il dolore, controllare la frequenza cardiaca e/o respiratoria, ridurre il peso corporeo, ridurre l’ansia, mascherare la presenza nelle urine delle sostanze vietate.

SOSTANZE DOPANTI

STIMOLANTI

Sono eccitanti centrali che generalmente mimano l’azione dei mediatori prodotti dal sistema neurovegetativo simpatico nel corso dell’esercizio fisico e in situazioni di stress. Migliorano il grado di attenzione e concentrazione e aumentano la resistenza alla fatica e la tolleranza allo sforzo.

NARCOTICI

Fanno parte della classe degli oppioidi e derivati (morfina, eroina, metadone). Svolgono un’azione analgesica centrale e calmante. Vengono utilizzati per spegnere la sensazione dolorifica come nel pugilato. Per contrastarne in parte l’effetto di spegnimento dell’attenzione, vengono assunti in combinazione con sostanze stimolanti. Danno tossicodipendenza.

ANABOLIZZANTI

Gli steroidi anabolizzanti sono sostanze con azione simile a quella dell’ormone maschile testosterone. Le sostanze, come d’altra parte l’ormone, legandosi a specifici recettori cellulari inducono modificazioni tipiche legate alla differenziazione sessuale, principalmente un aumento della massa muscolare.

ORMONI PROTEICI, GLICOPROTEICI ED ANALOGHI

Gli ormoni sono sostanze naturali che fungono da "messaggeri" all’interno dell’organismo. Questo gruppo di sostanze è disomogeneo, in quanto comprende sostanze non strettamente correlate farmacologicamente.

DIURETICI

L’uso dei diuretici induce disidratazione; si tratta di una forma di doping specificamente adottata negli sport dove esistono categorie di peso come la lotta, il sollevamento pesi e il pugilato: il vantaggio che ne deriva è quello di gareggiare in una categoria inferiore sfruttando la struttura fisica che competerebbe ad una categoria superiore. Tuttavia, la disidratazione è causa di ridotta funzione neuromuscolare e di difficoltà di termoregolazione in quanto il processo di sudorazione è meno efficiente.

PROCEDURE PROIBITE

EMOTRASFUSIONE

L’emotrasfusione rappresentava lo strumento adottato per aumentare la massa dei globuli rossi e quindi la capacità di trasporto dell’ossigeno nel sangue. Attualmente la pratica è in disuso essendo stata soppiantata dall’assunzione di EPO.

MANIPOLAZIONE FARMACOLOGICA, CHIMICA E FISICA

Con questo termine si intendono procedure atte ad alterare i risultati dei test antidoping. Un esempio è rappresentato dall’assunzione del probenecid, un farmaco antigotta che inibisce la secrezione renale di ormoni steroidei e può quindi mascherare l’assunzione di anabolizzanti.

SOSTANZE CON RESTRIZIONE

CANNABINOIDI

Gli effetti variano con la dose: a basso dosaggio si ha euforia, a dosaggio medio si ha disinibizione, a dosi elevate aggressività. Tuttavia vi è anche un complesso corredo di sintomi non necessariamente positivi ai fini della performance e che manifestano segno di sofferenza del sistema nervoso centrale: diminuzione della forza muscolare, della memoria, dell’equilibrio.

CORTICOSTEROIDI

Trattamenti prolungati con corticosteroidi sono possibili su precise indicazioni mediche (in particolare in caso di asma e rinite allergica).

BETABLOCCANTI

Si tratta di farmaci che, tra le loro azioni, riducono la frequenza cardiaca. In alcune discipline, come nei tiri (arco, carabina, pistola), l’agitazione fa aumentare la frequenza cardiaca e questo sicuramente disturba la fase di puntamento.

ANESTETICI

Si tratta di farmaci che bloccano reversibilmente la trasmissione dello stimolo dolorifico verso il sistema nervoso centrale. Iniezioni sistematiche sono considerate doping, mentre è invece permesso il trattamento locale. Gli effetti dannosi sono legati al passaggio in circolo dell’anestetico che coinvolge principalmente il tessuto nervoso centrale e l’apparato cardiocircolatorio producendo tra l’altro alterazioni dello stato psichico (agitazione,depressione, insonnia), blocco atrioventricolare, collasso cardiocircolatorio, ipotensione.

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