HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
La neotelevisione.
di Maria Teresa Bello  

6 settembre 2003

In attesa di entrare "nella Televisione" con i visori virtuali, vediamo come si è evoluta la nostra "finestra sul mondo".


 

Lo scenario televisivo attuale battezzato "neotelevisione" è l’anello di congiunzione fra la passata "Tv - generalista" (quella di "mamma RAI" di stampo pedagogista caratterizzata dalle chiare demarcazioni di genere) e la fase della post - televisione (pay-tv - payperview - canali monotematici - tv via satellite e digitalizzata) che è in fase di espansione. La fase di cui stiamo fruendo da telespettatori è caratterizzata dalla commistione di generi (infotainment = unione tra Information ed entertainment, tv - verità - reality - show ecc.) dalla programmazione a flusso (dosaggio sapiente di educazione/informazione/divertimento tramite una successione settimanale di programmi) , dalla fruizione confusa dettata dal telecomando, dalla pervasione pubblicitaria che determina nuovi palinsesti, da una marcata tendenza alla spettacolarizzazione.

Sintetizza Abruzzese:


"Dalla serialità dell’immaginario televisivo di importazione, ai mediamen (onnipresenti e factotum) come Pippo Baudo, dalla crisi del varietà e dei programmi contenitore, alla neo - televisione; dall’espansione degli spot e della Tv spazzatura, agli eccessi spettacolari e verbali dei vari ..Toscani e ..Sgarbi, dalle reinvenzioni della tradizione operate da campagne seduttive come quella del Mulino Bianco al neopopulismo rivoltoso messo in piazza dalla Tv - verità"

La neotelevisione è l’effetto della concorrenza tra reti pubbliche e private, per non perdere spettatori che consumano la televisione in modo distratto, come confermato dallo "zapping" (cambio del canale quando compare lo spot pubblicitario sullo schermo) e dal "flipping" (saltello continuo da un canale a un altro, che determina un palinsesto personalizzato.

Il termine flusso deriva dalla gestione di un palinsesto in cui le demarcazioni fra un programma e l’altro sono molto deboli (per lo più limitate alle sigle o all’aumento del sonoro nella pubblicità), con connessa accelerazione dei programmi che competono in rapidità e compattazione a tal punto che "video-clip" e "spot" assurgono al rango di trasmissione a tutti i livelli. Anzi, è proprio il linguaggio dei video musicali con i suoi ritmi accelerati, la sua creatività talora torrentizia, tal altra afasica, che detta oggi le guide - lines di tutti i generi televisivi.

L’accelerazione del tempo televisivo è segno, quindi, della variazione della grammatica delle inquadrature: stacchi continui e break non segnalati, arditi movimenti di camera e montaggi rapidissimi (spesso scanditi dalla successione dei frames). La tendenza alla programmazione a blocchi è testimoniata dalla programmazione nel "primetime" (fascia serale dalle 20.30 di maggiore ascolto) secondo due criteri:

  • il primo prevede un flusso di tre programmi simili che vengono incasellati fra due programmi collaudati;
  • l’altro è un’altra combinazione secondo i criteri di tono e durata, che però rendono spesso i palinsesti fotocopie per il fattore concorrenza.

La TV, quindi, dissoda tutte le fasce orarie per rendere il palinsesto un flusso organico che non sfasi il tempo e lo spazio della quotidianità dello spettatore. Il tempo sociale dello spettatore si modella su quello dell’agenda televisiva. In questo flusso i generi fluttuano, non più divisi a compartimenti stagni, ma intesi come pure cornici in cui inserire di tutto un po’, per accontentare un po’ tutti.


SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
Cos’è la comunicazione?
La pervasività televisiva
Il linguaggio dell’emozione
La telerealtà.
Il linguaggio dei gesti nella Bibbia.
La comunicazione fra gli animali...anche umani
Quando le bugie falliscono.
Quando l’abito fa... il Monaco!
Il linguaggio del corpo.
Il contatto corporeo nel comportamento sociale
I gesti e il comportamento sociale.
La postura
C’è menzogna e menzogna!
Guida breve al publick speaking.
Le vocalizzazioni
Gli occhi: specchio dell’anima
DELLO STESSO AUTORE
La pervasività televisiva
La telerealtà.
Il Telelavoro.
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione