COMUNICATO
STAMPA
L’autore
presenterà la sua ultima raccolta poetica "È
tutta una vita che torna".
Continuano
le belle notizie per Ildo Cigarini, poeta di Reggio Emilia che, dopo
aver vinto i premi letterari "Maria Cumani" (per il libro
"L’improvvisa impazienza") e "Salvatore Quasimodo"
(per il libro "Del tempo il vuoto è duro", ora
parteciperà al prestigioso festival poetico "Il
Federiciano" di Rocca Imperiale, nella cittadina conosciuta come
"Il Paese della Poesia" per le stele poetiche in ceramica
utilizzate come arredo urbano sulle facciate delle abitazioni del
borgo antico.
Oltre
a Cigarini, interverranno al festival, che si terrà dal 27
luglio al 4 agosto, altre importanti personalità del mondo
della cultura italiana e internazionale, tra cui ci sono i poeti
italiani Giuseppe Aletti, Franco Arminio, Francesco Gazzè
(autore dei testi del fratello Max Gazzè), Davide Rondoni, il
poeta georgiano candidato al Premio Nobel Dato Magradze, l’attore,
autore e regista teatrale Alessandro Quasimodo (figlio del Premio
Nobel Salvatore Quasimodo), l’intellettuale libanese Hafez Haidar
(candidato al Premio Nobel per la Pace), il più importante
poeta egiziano vivente Ahmad Al-Shahawy e poi, ancora, il poeta della
musica italiana Mogol, in compagnia del cantautore Gianmarco
Carroccia, il giornalista e presidente della Società Dante
Alighieri di Matera Pino Suriano.
Ma
non finisce qui. Il ricco calendario prevede eventi di musica,
cinema, teatro, con spettacoli di tanti altri artisti di chiara fama,
ma al momento è stato svelato soltanto il nome di Gianluca
Grignani, non nuovo ai riconoscimenti in campo letterario per la
validità dei suoi testi (Premio "Mia Martini" e
"Premio Lunezia").
È
una bella occasione, dunque, per Cigarini, che si è ritagliato
uno spazio ormai certo nel panorama della poesia italiana attuale.
Durante il festival, frequentato da grandi artisti, poeti e amanti
della poesia che giungono da tutta Italia e anche dall’estero, il
poeta reggiano parlerà della sua attività poetica e in
particolare della sua raccolta di poesie "È tutta una
vita che torna".
“È
un libro nato per caso, da alcuni versi che prendevano forma nella
mia mente - ha spiegato Cigarini -. Poi, quei versi si sono distesi
in un racconto di memorie, di ricordi, di passioni e sofferenze e
gioie e intimi incontri. Le persone che ho amato mi hanno cercato e
io le ho trovate nel ricordo di un gesto, di una parola o di una
assenza. La vita che ho attraversato è tornata come memoria
collettiva e così ho sentito il bisogno di narrarla: non il
mio io che si compiace di se stesso ma il mio bisogno di sentirmi
dentro una storia e di cantarla; tante poesie ma forse un piccolo
poema che prende forma più compiuta nell’ultima parte del
libro Del tempo e del destino".
È
un libro in cui possono riconoscersi in tanti e apprezzarne le
profonde riflessioni, perché affronta temi e interrogativi
esistenziali che hanno coinvolto da sempre l’umanità e che
sono attuali anche in questi anni caratterizzati dal sopravvento dei
social, perché, alla fine, «noi tutti, siamo moderni
Ulisse, marinai e anche passeggeri, dentro un viaggio periglioso che
vede la riva allontanarsi ogni volta che la prua le è vicina;
perché così è il nostro viaggio: una continua
ricerca, che non ha mai fine, sul senso vero della vita - continua
Cigarini -. E forse è anche questo il valore della poesia:
cercare le parole che ci parlano della vita ed è come un vento
che porta la nostra anima lontano».
Cigarini
è arrivato alla poesia da fanciullo, ascoltando i poeti
preferiti del padre, e soltanto anni dopo ha ritrovato il piacere di
comporre versi, dopo un lungo periodo di silenzio dovuto a un lavoro
troppo inclusivo (è stato anche presidente di Legacoop).
“Ho
sempre scritto fin da ragazzo ma è stato un viaggio in
Palestina e a Gerusalemme e poi la perdita di una persona cara a
riaccendere la fiamma, che è diventata un fuoco che ancora
oggi accompagna i miei giorni. La poesia è ora come un
compagno di strada con cui parlare non solo di me, ma della vita e
del mondo”
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