"Tanto gentil e tanto onesta pare" ...chi non conosce l’amore di Dante per Beatrice cantato secondo il galateo del Dolce Stil Novo? Una donna sicuramente perfetta, "ultraterrena", gentile per la sua bellezza, nobiltà e umiltà ...un angelo che diviene il tramite per raggiungere Dio.

La gentilezza quindi, fa pensare ad un qualcosa di puro...

E se iniziassimo ad essere gentili con noi stessi? Per gentilezza si intende un atto di gratitudine nei confronti della nostra persona basato soprattutto sul rispetto e sul "volersi bene". E’ una cosa che si può acquisire con il tempo...che porta quindi ad un cambiamento...

Sicuramente, un importante "biglietto da visita" che ci permette di distinguerci un po’ dalla massa. E’ un valore che può caratterizzare la nostra personalità ed un atteggiamento che fa star bene prima di tutto noi stessi e, di conseguenza, anche gli altri che sono intorno. Gentile non è tanto quello che si dice o quello che si fa, ma il modo in cui si fa, senza pretese: con naturalezza!

E’ un passo avanti, soprattutto verso il miglioramento della nostra persona.

Viene da chiedersi se nella nostra Società, che di gentilezza ne ha ben poca, si utilizzasse la stessa per spiazzare colui o colei che gentile non è , si otterrebbe un cambiamento? Probabilmente si... e, forse, si metterebbe in difficoltà, anche la persona più burbera e scontrosa che di schemi mentali "preconfezionati", ne ha da vendere!

O per apprendimento o perché si è disabituati ad essere gentili ma, di sicuro, un gesto "gentile" sorprenderebbe!

Se sincera, la gentilezza è un amabile accessorio per il benessere proprio e comune, allarga il cuore ed i sorrisi! Predispone al bello ed è una dote che se abilmente allenata rende la vita sopportabile anche nei momenti peggiori..

L’unico modo per saperlo, è provare ad esserlo!