HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Una riforma gattopardiana...
di Fabio Santacroce  

10 giugno 2006






Tutto cambi perché niente cambi.


Anche i nuovi signori dell’istruzione sembrano ragionare alla così fan tutti e allora perché non dissertare ancora sulla riforma della neosindaco di Milano?

Una grande novità si è affacciata sul panorama scolastico italiano dopo quasi un secolo di immobilismo. Un percorso di licei configurati in ben otto tipologie e un percorso d’istruzione- formazione-professionale, chi ci aveva mai pensato. Scuola e impresa, che poi al sud l’impresa sia impegnata a difendersi da altro poco importa l’importante è modificare il titolo V° della Costituzione definita con legge n. 3/2001 prevedendo l’esclusiva alle regioni in materia d’istruzione e formazione professionale.. Attenzione è una nuova modalità d’apprendimento in quanto consente ai ragazzi di apprendere in ambiente lavorativo, lavorativo dico lavorativo.

E poi che dire della messa in discussione del "senza oneri per lo Stato" favorendo il finanziamento alle scuole private, sfruttando il momento di apertura della scuola per far passare a livello legislativo agevolazioni finanziarie alle scuole private. Quindi un intero traghettamento da una scuola d’elites ad una scuola di massa conquistata negli anni sessanta e settanta via col vento no anzi via con la Moratti.

No, che dire, è una novità l’Internet, l’inglese, l’impresa, da una parte i licei pronti a formare la futura classe di professionisti con l’ausilio di università private,di Master corsi di perfezionamento a pagamento, e dall’altra i professionali a formare chi e per cosa booh! Specialmente da noi nel nostro mai soggetto ma oggetto sud.

Eppure ai più meritevoli non devono essere preclusi i gradi più alti dell’istruzione e poi l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Ma è sotto i nostri occhi che è il mercato a regolare sia l’economia che il nostro sistema educativo. Gia Dewey teorizzava che dovrebbe essere il contrario la scuola connessa e contemporaneamente autonoma rispetto alla società , luogo della trasformazione sociale, pronta a rendere il soggetto critico, autonomo e responsabile. Via dunque da una logica aziendalistica dove predomina l’individualismo a discapito della democrazia. La scuola deve presentarsi come "statale" aperta a tutti avendo cura dell’unicità e dell’irripetibilità del soggetto "autonoma" perchè legata alla cultura e "laica" come luogo di tolleranza e dialogo con l’unica preoccupazione di sviluppare lo spirito critico. Alla luce di questa un po’ ironica disamina un grazie ed un incoraggiamento a tutti i docenti che s’indignano e s’impegnano cozzando spesso contro un muro, implorando perché il sapere torni sui banchi, entrando in classe con l’unico fine il bene dei ragazzi, sopportando rifiuti e mancanze di rispetto alla propria professionalità. Tante novità con il risultato di una caduta libera del livello del nostro sistema formativo, certo è più facile manipolare chi non è dotato di un filtro critico e si ritrova senza strumenti e categorie per affermare valori umani oltre la feroce competizione che taglia fuori chi non gode di strutture di protezione. Rimane ai margini anche chi vuole pensare, dialogare, confrontarsi, crescere attraverso uno scambio dialettico culturale insomma comunicare via dalla massa solitaria che abbiamo come prodotto di una società che pone come unico obiettivo il successo anche se questo deve essere raggiunto a danno di un nostro simile . Altra novità rispetto alla riforma Gentiliana il privilegio dato alla filosofia a discapito delle materie scientifiche e tutti sappiamo quanto bisogno abbiamo di sana competitività e chi scrive è un docente di materie umanistiche, ma da Gentile ottanta anni fa si poteva pure accettare, il filosofo dell’attualismo si accingeva a giustificare lo stato etico attraverso la sua riforma nel periodo dittatoriale risolvendo la libertà dell’allievo nell’autorità del maestro, così come un popolo si stringeva al proprio duce. Ma oggi con la scoperta della didattica e delle scienze dell’educazione ciò ha più senso ? A meno che non ci sia in giro un nuovo fare elitario, ricordiamo che l’enorme potere persuasivo degli strumenti di comunicazione di massa è caratteristica proprio di chi tutto vuole appiattire. Che il sapere torni a scuola accompagnato dai genitori preoccupati della preparazione e non della promozione dei propri figli unica garanzia d’inserimento qualificato nella nostra società fortemente cognitiva. Che ci batta sempre per il merito e chi non riesce a digerire il fatto che l’eredità di genitori pesanti non dia nessun vantaggio nella corsa della vita, provi come soluzione ad indossare quell’abito un po’ stretto dal nome faticoso "studio".

Fabio Santacroce

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
Principi dell’agopuntura...
Un tram chiamato desiderio....
Lettera aperta a CARLO AZEGLIO CIAMPI.
Colpi di spillo...anzi, di martello
Il Dominio e l’Imposizione
La neonata Costituzione Europea ovvero...
La via uruguagia alla felicità.
A Colloquio con Zio Pino
Siamo Uomini o Caporali?
Libertà di stampa in crisi?
Una Campagna per i Sordociechi.
Cuba.
Karol Woytila: il dramma di un poeta diventato Papa
FINANZA, ECONOMIA POLITICA E...FURBETTI
Rita Levi Montalcini.
I Politici
Strade difficili.
L’Handicap Day festeggia la sue terza edizione.
La Radio...
DELLO STESSO AUTORE
Umano...
Star bene...
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione