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Fata madrina o Fata cattiva.
di Fernanda Annesi  ( fernanda_65@yahoo.it )

25 giugno 2014






Il bene e il male?




Pensieri degli anni difficili

Una tempesta. Rovi, spine, legni acuminati.

Non tutto quello che sembra lo è, veramente. L’atmosfera incantata del mondo immaginario. Torno molto indietro nel tempo e mi immergo nelle dolci parole raccontate da una voce misteriosa, mai prima incontrata, mai riconosciuta. Ahimè, mai più riascoltata.

Il bene e il male. Sembra facile da distinguere quando si è molto piccoli e presentato dalle favole. Le situazioni tirate all’estremo, agli occhi dell’innocenza, non hanno via d’uscita.

La curiosità accompagnata dallo stupore degli ambienti, dalle fantasie alate di personaggi mai immaginati. Invece…

Sullo sfondo rossastro di un paesaggio nascosto compare una figura inquietante.

C’era una volta …

No, questa volta non inizia così, in altro modo.

Una brughiera profumata, lucine lampeggianti sfrecciano nei cieli a rotear il capo. Ali decorate, dorate, illuminate, a rivestire gli esili corpi di minuscole fatine.

Un profumo in lontananza …

Con tutta l’allegria che accompagna la genuinità dell’innocenza mi ritrovo di fronte un faccino birichino e dolce al tempo stesso.

La prendo e la lascio andare. Altrimenti non riuscirò mai a comprenderla fino in fondo e la storia, quella vera, questa volta non ha ombre né inganni, ma solo verità.

In un tenero sguardo si coglie il sentimento della vita. Il primo ad essere provato in tutte le sfaccettature nel corso degli anni. Un gioco ed una mano, nasce il primo. Mi commuovo con una lacrima e ripenso a tutto il tempo che è passato.

Sarà in questa fase particolare della vita, ma sento di più, mi sembra di accarezzare più in profondità gli stati d’animo e apprezzarne i sentimenti.

Il nero e il dorato. Anche i colori con i loro simboli dettano le condizioni e fin da subito, quando il tutto è ancora da plasmare e da creare. Eppure negli occhi brillanti del nero che riveste si intravede con chiarezza la bontà e l’indecisione.

La magiche ali. Dall’alto del cielo più azzurro alla profondità del mare. La bellezza del volo improvvisamente si trasforma nelle tenebre della terra più buia.

Il tradimento. I sentimenti peggiori vengono fuori dalla rabbia e dalle incomprensioni. La delusione trasforma in pietra e dentro cresce la battaglia. Ma, a ben guardare, molto spesso è verso se stessi e non rivolta agli altri. A chi, quasi sempre, poco o nulla può fare per difendersi.

Ma …, come ho detto all’inizio, non sempre è così e allora ci si ritrova tutto ad un tratto rapiti dalla tenerezza, dalla capacità innata di saper distinguere il bene dal male.

Appena prima, solo un giorno prima e tutto verrà svelato.

Non c’è mistero, solo la verità cruda, che fa male.

Come in tutte le più belle fiabe il finale è a sorpresa e questa volta per nulla scontato.

Ognuno il suo ruolo ben definito nel paesaggio.

Qualsiasi creatura un significato.

Chi sbaglia ha già pagato.

E l’amore, quello vero?

Mai scontato.

Fernanda

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