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Il Colpo di fulmine...
di Giuseppe Verduci  ( info@lastradaweb.it )

3 agosto 2003

Un ragazzo di 80 anni, ci spiega vantaggi e... "risvolti"


 

Ognuno di noi vive la propria vita con alti e bassi, a seconda del ritmo che si vuole imprimere e le azioni che si vanno a perpetrare nel corso dell’attività che andiamo a svolgere. Quando riteniamo di essere tranquilli, di vivere con serenità, di non avere fastidi di sorta, ebbene, anche in questi frangenti, non mancano le stranezze che la vita stessa riserva a ognuno di noi, a volte con una giornata amareggiata dal rimbrotto del capo ufficio per i pochi minuti di ritardo; altra volta per l’alterco con la suocera che cerca sempre di improntarsi, lei al posto tuo, come capo famiglia; senza dimenticare che sul tuo pianerottolo vive la ciarliera vicina di casa che litiga con tua moglie per avere spettegolato sul vostro conto.

Piccoli intoppi, ma che divengono grandi col passare del tempo per il costante stato di malumore che ti hanno creato. E allora sogni l’isola deserta! Ti vorresti trovare solo, all’ombra delle palme hawaiane , sentire una dolce musica che viene da lontano, che ti avvolge e ti trascina nel mondo dell’occulto ove tu vorresti riposasse la tua anima inquieta. Insomma, agogni una diversa esistenza ; vorresti cancellare un passato che ritieni non più consono al tuo modo di essere, alle tue nuove esigenze , senza più incontrare il capo ufficio, senza avere più appiccicata addosso la suocera padrona ; senza sentire più sghignazzare la comare vicina che sparla contro di te.

E sogni , sogni !

Convinto che, essendoti tuffato in questo idilliaco sogno, hai risolto i tuoi problemi; che ormai non c’è più da preoccuparsi, che il traguardo agognato è stato raggiunto. Ma non appena il bel sogno è finito e la realtà, sgomitando con tutta la forza del suo valore si è aperta il varco, tu non sei più nell’isola dorata del pacifico, sei di nuovo impattato nelle cose strane che, magari senza il tuo volere, riprendono la propria marcia e ti coinvolgono stritolandoti nelle proprie spire.

Può capitarti , ad esempio, di innamorarti con la persona dell’altro sesso (?) e da quell’istante tutto cambia nella tua vita. L’impatto, dove è avvenuto non ha importanza; allo stadio, in chiesa, al supermercato, è stato violento; un colpo di fulmine che ha stravolto i tuoi pacifici sentimenti quasi a tradimento, senza che peraltro, e può anche verificarsi, non venga ricambiato e allora subentra lo sconvolgimento del tuo cervello portandoti a dare segni di follia, immerso nel frastuono sbrindellato che subisci delirando giorno dopo giorno, in tutte le ore del giorno.

Se invece sei fortunato (o sfortunato) e il colpo di fulmine è reciproco allora ti trovi alle prese di un grande amore che naviga in un cielo celeste, a cavallo di una nuvola color di rosa, diretta in quei siti idilliaci e paradisiaci ove alberga questo grande sentimento che è universale. In questi frangenti non esiste più nessuno oltre a quella persona che ci ha incantati, impadronendosi di noi e facendoci diventare deboli e sofisticati, somiglianti a vere larve. Il capoufficio , la suocera, la vicina pettegola, sono personaggi oscuri che ci avevano, sì , creato il piccolo inferno... ma ora non ci sono più, sono scomparsi come per incanto portandosi dietro le meschine angherie.

Per noi esiste soltanto la persona che con la dolce irruzione ha sconvolto la nostra vita.

E si va avanti avvolto nella vampata, non si sa per quanto tempo, ma certamente per breve periodo perché la fiamma del colpo di fulmine, generalmente, è di poca durata e quando tutto è finito ognuno va per la propria strada: certe volte la rottura avviene bruscamente, altre in maniera amichevole, e non è dato sapere, perché non esistono statistiche, se l’innamorato rimasto solo, seguendo la convivenza civile, si rinchiude nel silenzio, meditando sulle ferite che ha subito, o rimane in attesa di un nuovo incontro per perdere nuovamente la testa.

Ed è in questa attesa che diviene lo zimbello degli amici, di tutti coloro che incontra, perché a tutti racconta la sua preziosa bravata, fino al punto di vedersi evitato come la peste, che contagia tutta la città, senza rendersi conto che vicende come la sua, sono state vissute in maniera quasi identica, da tutta la gente che vive su questa terra e che la sua storia non è davvero un gioiello spuntato dalle mani di una fata. E’ soltanto un colpo di fulmine che l’uomo, se potesse, dovrebbe evitare perché è soltanto deleterio e fa tanto male.

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