Li ho incontrati per la prima volta una sera d’estate, in mezzo a tanti occhi
mi hanno guardato, e quella sera m’hanno detto "Ti conosco".-
La loro profonda calda ed avvolgente energia mi raggiungeva attraverso la forma grande ed a mandorla, essi parean stagliarsi sul tuo viso come vetta dalla terra, e mi ipnotizzava.-
Non ne avevo visto prima, di coś attenti, interessanti, brillanti, scrutatori ma luccicanti e ricordo bene che sussurrai:
Che begli occhi, i tuoi".
Oggi penso spesso a quell’attimo, anche oggi che li guardo sovente, ci penso spesso a quei begli occhi, i tuoi, di quella sera, ed ancora mi ritrovo a sorprendermi per la gioia dell’intesa. -
Begli occhi i tuoi, oggi coś femminei ed aggraziati nell’espressione, che come specchio d’acqua limpido con la natura circostante, riflettono il tuo animo pulito-.
Che begli occhi i tuoi, che conoscono e mi sanno raccontare quelle favole che nessuno oggi racconta più-.
E quando non sei vicino a me immagino di parlarti, di ascoltarti e di guardarti grazie a loro, grazie a quei begli occhi, i tuoi, che mi parlano d’amore... che mi parlano di te.