A
chi leggerà questo mio scritto, se ne avrà voglia,
vorrei dire che, sicuramente quello che cerco, come molti,
d’altronde, è che questo 2014 vada via in fretta. C’è
chi non è rimasto contento dei risultati conseguiti, degli
amici che ha frequentato, della propria forma fisica, del lavoro,
etc.
IO,
NO!
Non
mi sono mai lamentata di ciò che la vita mi ha dato. E si, che
son rimasta orfana a soli quattro anni! Ho sempre trovato bellissimo
tutto ciò che ho avuto a disposizione, anche se non è
stata una villa Hollywoodiana o un lavoro da capitano d’Industria...
Ho
conosciuto un uomo fantastico che mi è stato accanto, fin
dall’adolescenza e si è aggiunto all’affetto dei miei,
importantissimi, familiari. Con lui mi sono sposata e, insieme,
abbiamo avuto Giancarlo,
adorato da entrambi, più dell’aria che è entrata nei
nostri polmoni.
Non
avrei desiderato null’altro, per sentirmi felice. Già lo ero,
infatti e, niente quello, avrebbe potuto aumentare la mia gioia.
Avrei dato la mia vita, pur di preservare il mio “piccolo”
da qualsiasi problema.
Il
problema è che, il 2014, me lo ha portato via, in maniera
tragica. E crudele!
Dicevo,
all’inizio, che non vedo l’ora che vada questo anno che mi ha
lasciato annichilita. Ovviamente, sono cosciente del fatto che, né
il nuovo anno né, tanto meno, quelli che verranno, potranno
ridarmi la felicità, cioè Giancarlo.
Il
periodo di tempo che la Società racchiude in 365 giorni, dal
primo gennaio al trentuno dicembre e che, questa sera, sta per
salutarci, racchiude tanta tristezza ma, nonostante tutto, ciò
che in questi ultimi giorni mi ha dato la sensazione di riabbracciare
il mio piccolo angelo, è stato il vedere la felicità
negli occhi di una madre nell’atto di risentire la voce del proprio
figlio, dopo venti lunghi anni di silenzi, finalmente spezzati
dall’amore incondizionato!
So
esattamente cosa può scatenare dentro l’animo di una madre
perdere o chiudere un rapporto con chi ha generato nell’amore, con
dolore e, sapere che questa donna ha avuto l’occasione di poter
riavere suo figlio, mi dà la speranza che, non so dove e non
so quando, io riavrò e riabbraccerò il mio meraviglioso
bambino!
Auguro,
quindi, un sereno anno a tutti voi e concludo con un pensiero
particolare a te, mio carissimo Mimmo ,che sei il papá e il
marito migliore del mondo: tendi le orecchie, perchè la storia
è bellissima!
Un
uomo soffriva la cosa peggiore che può capitare a un essere
umano: la perdita del proprio figlio. Per anni, in conseguenza di
ciò, non poteva dormire e piangeva tutta la notte, fino
all’alba. Un giorno o, meglio, una notte, gli apparve un angelo in
sogno.
"Basta
piangere!"
"Non
posso sopportare di non vederlo più"
"Lo
vorresti reincontrare?"
Ovviamente,
l’uomo annui; quindi, l’angelo, lo prese per mano e lo portò,
con sé, in cielo.
"Pazienta
un po’, lo vedrai passare".
Ad
un cenno dell’angelo, una moltitudine di bambini iniziarono a
passare, con vesti candide e con un lume in mano. "Chi
sono?"
"Sono
i bambini che hanno lasciato la vostra Terra troppo presto, tutti i
giorni fanno questa passeggiata con noi, perché hanno il cuore
puro".
"Mio
figlio è fra questi?"
"Si.
E lo vedrai tra un attimo...”
Finalmente,
tra i tanti bambini, passò anche il suo figliuolo e, mentre
raggiante, correva ad abbracciarlo si accorse che il suo lume era
spento. ..
“Figlio
mio, perché la tua luce non brilla illuminando la tua anima
come quella degli altri?"
"Papà,
io accendo la mia candela, come tutti, ogni giorno ma, le tue
lacrime, la spengono. Ogni notte. Vorrei che tu, come chiunque abbia
perso una persona cara, non piangessi più. Chi è andato
non tornerà più. Ma, tu, potrai riavermi, in ogni
istante, nel tuo ricordo, con amore!
Con
infinito Amore...
Alessandra.
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