HOME - GLI AUTORI - LE SEZIONI - VIDEO - LINK
 

Inviaci un tuo articolo

Partecipa anche tu !
Scrivi un articolo

   Cerca nel nostro archivio:
Gli additivi alimentari.
di Silvana Sposato  

1 marzo 2013



"Pro" o "contro"?


 

L’uso di sostanze chimiche è, da sempre, fonte di controversie. La chimica, infatti, è spesso ritenuta causa di inquinamento ambientale e di danni alla salute. In particolar modo, l’uso degli additivi alimentari desta preoccupazioni in quanto si pensa che comprometta la genuinità degli alimenti.

In realtà, l’associazione sostanza chimica = pericolo per la salute è grossolana e spesso errata.

Basti pensare che sono naturalmente presenti sostanze tossiche in alcuni alimenti (detti tossici naturali): la solanina nelle patate o la pericolosissima tetratossina nel pesce palla, consumato comunemente in Giappone.

Altre sostanze tossiche si generano sugli alimenti come prodotti del metabolismo di funghi e batteri che possono svilupparsi comunemente. Tali tossine, come ad esempio la tossina botulinica, che è prodotta facilmente nelle conserve se non correttamente preparate, sono molto più pericolose degli additivi alimentari utilizzati per prevenirne la formazione.

Si può quindi affermare che l’uso sensato degli additivi protegge l’essere umano da gravi rischi.

La moderna industria alimentare, dunque, non può più fare a meno degli additivi per garantire nel tempo la durata e la non pericolosità degli alimenti.

Bisogna per di più considerare che l’uso degli additivi non è recente: il sale, l’olio, lo zucchero, l’aceto sono sempre stati adoperati come conservanti naturali. Già gli antichi romani utilizzavano l’anidride solforosa (SO2) in enologia come antiossidante (l’antiossidante previene l’ossidazione ossia la reazione di una sostanza con l’ossigeno dell’aria che ne provoca l’alterazione; è un esempio l’irrancidimento dei grassi con sviluppo del caratteristico cattivo odore). Gli additivi alimentari vengono distinti in base alla loro azione sui cibi, fra i più noti, elenchiamo:

  • conservanti;
  • antiossidanti;
  • coloranti;
  • aromatizzanti .

Sono considerati additivi anche i coadiuvanti nella produzione degli alimenti, è un esempio l’acetato di etile utilizzato per estrarre la caffeina dal caffè. La dose di additivi assunta mediamente nell’arco di un anno è di circa due/tre kg pro capite.

L’additivo viene indicato nella lista degli ingredienti o con li suo nome chimico ( es. nitrito di potassio) oppure con una sigla (E249 = nitrito di potassio).

Non è ammesso l’uso di alcun additivo in:

latte;
pane;
olio extravergine;

yogurt al naturale;

zucchero;
miele;
pasta alimentare secca.

La lista si allunga per i cibi in cui non sono permessi i coloranti.

Mentre alcuni additivi sono innocui, ve ne sono altri sospettati di pericolosità. Ma se è vero che vi sono difficoltà nel definire il rischio associato all’uso di una sostanza da un punto di vista puramente tossicologico, è pur vero che in taluni casi gli effetti dannosi di molti additivi vengono volutamente taciuti.

Un caso emblematico è rappresentato dai coloranti.

I coloranti hanno l’unico scopo di rendere il prodotto esteticamente più attraente e non ne migliorano la conservazione. Ai coloranti naturali, inoltre, vengono preferiti quelli di sintesi, più stabili e meno costosi ma sulla cui innocuità si nutrono seri dubbi.

Come orientarsi nella vita quotidiana?

Non è possibile, oggigiorno, pensare di fare a meno degli additivi alimentari, ma per un consumo consapevole è necessario informarsi sulla natura delle sostanze con cui si viene quotidianamente a contatto.

Inoltre, se si considera che la tossicità di qualsiasi sostanza è comunque dipendente dalla dose, è preferibile adottare una dieta molto varia in cui gli alimenti freschi si alternano a quelli conservati e cercare di evitare comunque gli alimenti con coloranti.

 

Dr. Silvana Sposato - Chimico Arpalazio

SERVIZI
Home
Stampa questo lavoro
(per una stampa ottimale si consiglia di utilizzare Internet Explorer)

Segnala questo articolo
Introduci il tuo nome:
Introduci email destinatario:

STESSA CATEGORIA
Allarme LIPOBAY - Non diffondiamo il panico!
I contaminanti alimentari.
L’importanza dell’acqua per l’essere umano.
La sete.
Cure odontoiatriche...
L’alimentazione ideale...
Il calendario del check up per le donne.
Acqua, pelle...
Gli acidi grassi essenziali.
Il colpo di calore.
Le malattie del Terzo Millennio: la Sindrome del vento del deserto
La Medicina del terzo millennio: stato dell’arte.
L’importanza di un’alimentazione corretta per le future mamme
Aterosclerosi.
Acqua minerale e acqua potabile.
I grassi alimentari
La Psiconeuroimmunologia: un mondo nelle tue mani!
La manipolazione vertebrale.
L’alimentazione Umana.
La qualità della vita dei pazienti affetti da linfedema.
DELLO STESSO AUTORE
I contaminanti alimentari.
I grassi alimentari
Il senso di inadeguatezza.
Gli acidi grassi essenziali.
ARCHIVIO ARTICOLI
Rubriche
Settore Legale
Medicina, Psicologia, Neuroscienze e Counseling
Scienza & Medicina
Emozioni del mattino - Poesie
Economia, Finanza e Risorse Umane
Cultura
Parli la lingua? - DIZIONARI ON LINE
Proverbi e Aforismi
Al di là del muro! - Epistole dal carcere
Editoriali
Organizza il tuo tempo
PROGETTO SCUOLA
La Finestra sul cortile - Opinioni, racconti, sensazioni...
Legislazione su Internet
Psicologia della comunicazione
La voce dei Lettori .
Filosofia & Pedagogia
Motori
Spulciando qua e là - Curiosità
Amianto - Ieri, oggi, domani
MUSICA
Il mondo dei sapori
Spazio consumatori
Comunità e Diritto
Vorrei Vederci Chiaro!
News - Comunicati Stampa
Una vita controvento.

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati


Statistiche Visite
Webmaster: Alessandro Granata


Neverland Scarl - Corso di formazione