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Rosa Mannetta

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Morte e rinascita (angosce esistenziali)
venerdì 19 settembre 2014 di Giorgio Marchese, Rosa Mannetta


Coloro che desiderano la pace dell’anima e la felicità, devono credere a abbracciare la fede; quelli che, invece, desiderano perseguire il vero, debbono abbandonare la pace mentale per dedicarsi alla ricerca…” (F. Nietzsche). Ogni persona, consapevolmente o meno, spende il suo tempo cercando di dargli un senso. E allora, proviamo a pensare a quanto siamo, veramente, liberi, dal momento che, per trovare il bandolo di una maledetta matassa, ci arrabattiamo provando, in realtà, ad occuparci d’altro... Quanti di noi si trovano nella condizione di chi ha la possibilità di agire senza essere soggetto all’autorità o al dominio altrui, riuscendo a trarne godimento? E inoltre, siamo in grado di discernere il vero dal falso, riuscendo a dare conformità alla realtà delle cose e dei fatti? E allora, le teste che cadono sotto le lame di gente senza testa, i proclami di cambiamento (vedi la ventilata riforma della Scuola, a casa nostra) che “fanno tremar le vene e i polsi”, i raid aerei americani su Bagdad, i ricchi che pagano chi gli sfoglia il giornale (per non colorarsi le dita d’ìnchiostro…) e i tanti che si spengono, privi di pane e di amore…sono le contraddizioni del nostro tempo, che traumatizzano chi vuole capire... Cosa stiamo vivendo? Un film dell’orrore senza sceneggiatura. Un film d’azione dove, i protagonisti, improvvisano scene eclatanti... PER LEGGERE TUTTO IL TESTO, CLICCARE SUL TITOLO.



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