Con questa rubrica intendiamo dare spazio (attraverso le pagine del Web Magazine) e voce, attraverso la pubblicazione di lettere testi pensieri e quant’altro, a chi non ha molte possibilità di comunicarli, o a chi vuole integrarsi meglio con chi vive... "al di là del muro".
Riteniamo, infatti, che ognuno abbia "il" diritto di manifestare, liberamente, i propri pensieri, le proprie emozioni, le proprie sensazioni e che, una volta elaborati, avverta "il" bisogno di comunicarli al mondo esterno, in quanto l’essere umano basa la sua vita anche sulla comunicazione, ed impedirgliela equivarrebbe a sottrargli "energia di attivazione", un’energia vitale per la psiche di ognuno di noi;
Ma perché questa collaborazione con gli esseri umani detenuti ?
Perché forse è giunto il momento di considerarli concretamente e non solo a parole, (che, per quanto toccanti, "lasciano sempre il tempo che trovano"), membri effettivi della realtà in cui ognuno di noi si muove, opera, agisce.... e non come degli emarginati che vivono confinati, in nuclei limitati, in società predefinite che trovano il loro limite sulla fredda soglia di un carcere.
Non è corretto occuparsi di loro solo durante le festività natalizie, è necessario fornirgli gli strumenti per sentirsi parte integrante e non dimenticata di un tutto; proprio per questo il nostro giornale ha fornito agli esseri umani detenuti questo spazio, per stargli accanto sempre, per dargli una voce, un mezzo per sentirsi meno soli, meno lontani da quella realtà che osservano "dal di qua" di una grata: l’essere umano nasce sano e con pari potenzialità ; la Società in cui vive, il contesto da cui assorbe gli apprendimenti provvedono a formarlo...
nel bene e nel male!
Mariano Marchese