Pensieri
degli anni difficili
Se
solo non ci fosse il frastuono del ritorno alla quotidianità
si potrebbe veramente spiccare il volo questa sera!
Innanzi
ai miei occhi.
Mi
sorprendo, consapevolizzando una conversazione iniziata
all’improvviso, senza averla sollecitata, cercata e arrivata
così, a risplendere sui pensieri offuscati dalla stanchezza.
Nonostante.
Tutto
intorno a me, ogni cinguettio, ogni carezza donata con amore, ogni
sguardo posato delicatamente sul momento.
La
sua voce arriva chiara senza esitazioni o dubbi, come di chi sa bene
quello che intorno accade e conosce.
Poso
gli occhi sull’immensità di questo cielo e, provando a
guardare da ogni parte, mi riempio fino all’interno, nella
profondità della mia anima.
Ascolto
senza parlare, dai miei occhi scendono le lacrime bloccate finora dal
timore. E come sempre, è la paura a frenare ogni slancio, a
paralizzare offuscando.
Mi
prendo i miei respiri. È nella legge di Natura, respirare
limitando le angosce che affollano, quelle che rendono sempre più
pesante ogni tentativo di avanzamento.
La
mongolfiera.
In
un tardo mattino di fine agosto mi sforzo di cercare la stessa nitida
luce che caratterizza questi istanti. Troppe sono le cose che
sfuggono, penso di trattenerle.
Proviamo
a rintracciare quel filo da prendere per poi ripartire sulla giusta
strada.
Luce
incantata di tramonto si riflette sul prato della campagna di verde
nascente, timido ma con la consapevolezza della maestosità e
grandiosità dei suoi colori. Il silenzio sovrasta sul vociare
della folla riunita a gruppetti, qua e la, incurante di quello che
accade al di sopra.
Strisce
di arancio alternate al tenue celeste della luce di sera imminente.
Il
vero senso qual è?
La
paura del volo diventa sicurezza, piacere del viaggio, se pur breve.
Tendo
la mano ad afferrare, ma immediatamente la ritraggo. Capisco che è
solo un timore legato ad una insicurezza, che non può
esistere. Non deve aver vita, al contrario liberare per liberarsi.
Il
dono.
Pochi
e desiderati e quando arrivano si ha la possibilità di
apprezzarli tutti insieme. Te ne riempi gli occhi.
Ringrazio
ancora una volta.
Mi
proietto nel futuro più dolce, mi concentro su me stessa. Uno
sbandamento sostenuto da una forte tensione, poco o nulla si può
fare se non che non provare più a sentire la paura di
barcollare.
Amo.
Il sentimento sempre forte sospinge, trova e scopre le verità,
non assolute ma quelle che meglio si adattano ai momenti.
Senza
troppi dolori.
Osservo
e penso. Facile fare un salto, difficile accettarlo, non deve mai
sfuggire il senso, l’obiettivo, da dove nasce e perché
lo si vuole a tutti i costi.
Da
lontano. Guardo da lontano e li vedo salire. Un po’ a fatica,
nella luce del tramonto, qualcuno mostra titubanza ma alla fine cede.
Stretto il desiderio di volare in equilibrio.
Devo
esserne felice.
Fernanda
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