Relazioni pericolose...
di Giorgio Marchese  ( direttore@lastradaweb.it )

7 febbraio 2015


...tra infarto e depressione.



Essere sereni dopo aver subito e superato un infarto del miocardio non è, oggettivamente, semplice. Ma, dapprima il buon senso e, oramai, gli esperti del settore, puntano il dito sull’umore depresso, cme fattore di rischio non indifferente per il benessere globale del cardiopatico.

Secondo Stefano Urbinati, direttore dell’Unità operativa di cardiologia dell’Ospedale Bellaria di Bologna, "la depressione (pur comprensibile, dopo un evento drammatico come l’infarto del miocardio) è molto temibile nella fase successiva a un infarto, soprattutto perchè, chi è depresso aderirà meno alle proposte riguardanti le modificazioni dello stile di vita, fondamentali per evitare il rischio di nuovi eventi e probabilmente non assumerà i farmaci in maniera meno regolare".

Va, comunque, sottolineato che esistono altri elementi in grado di legare le due condizioni patologiche. In caso di "male oscuro", infatti, si verificano diversi fenomeni che possono influire sul benessere cardiovascolare:

  • in primo luogo aumenta l’infiammazione, con l’azione delle citochine che possono favorire sia la formazione della placca ateromatosa che la sua successiva rottura;

  • Inoltre, aumenta il rischio di disfunzione endoteliale (alterazione del funzionamento delle pareti interne dei vasi sanguigni) e di iperaggregazione delle piastrine (che formano tappi di riparazione nelle lacerazioni dei tessuti ma che rischiano di occludere il passaggio del sangue, esponendo il sogggetto, al rischio di un nuovo infarto.

In questo senso non va dimenticato che diversi studi clinici hanno dimostrato come il trattamento con SSRI possa sia stimolare il miglioramento del tono dell’umore che favorire il miglioramento della funzionalità endoteliale.

Ovviamente, una valida strada può essere quella di non dimenticare che il soggetto post infartuato, è un essere umano con le sue esigenze, le sue paure e le legittime aspettative. Bisogna cercare e trovare il dialogo con lui per chiarirgli, fondamentalmente, che i suoi precedenti obiettivi,.mondati da inutili stress, possono e debbono essere ancora perseguiti. Con più gusto, possibilmente, visto che si è ottenuta una seconda chance!

Fonte

www.edott.it




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