n vigore il nuovo regolamento riguardante composizione ed etichettatura dei prodotti alimentari destinati ai celiaci. Tra le novità figura la dicitura "con contenuto di glutine molto basso", destinata ai prodotti dietetici con presenza di glutine tra 21 e100 ppm, cioè che non superano i 100mg di glutine per chilo. Una dicitura che in realtà può far sorgere il dubbio se questi generi alimentari possono o meno essere consumati dai celiaci. Il glutine, sebbene in quantità modesta, sarebbe presente, ecco perché l’Associazione Italiana celiachia (AIc) sconsiglia l’uso di prodotti sulle cui etichette compare tale dicitura, perché potrebbe essere nocivo. Gli unici alimenti adatti ai celiaci sono quelli che in base al regolamento, riportano sull’etichetta la dicitura " senza glutine" prevista per quegli alimenti che non superano i 20ppm di glutine.
La Corte di Cassazione ha decretato che gli autovelox vanno segnalati agli automobilisti, almeno 400 metri prima del punto dove sono posti, mettendo così fine agli abusi di Comuni e società che hanno in appalto il servizio di rilevamento della velocità, che piazzavano gli apparecchi senza che fossero segnalati con chiarezza ed anticipo, prendendo facilmente in castagna gli automobilisti.
Nel caso in cui le nuove disposizioni non vengano rispettate, gli autovelox verranno sequestrati dall’Autorità giudiziaria e le società addette al rilevamento della velocità incriminate per truffa.
Significativa la sentenza della Suprema Corte di Cassazione, la n. 11131, che ha determinato il sequestro di numero apparecchi nei Comuni di Fiumefreddo, Bruzio, Belmonte Calabro e Longobardi, in provincia di Cosenza, appartenenti alla società "Spead control", la quale aveva proceduto all’installazione nei Comuni suddetti di autovelox senza che fossero debitamente ed anticipatamente segnalati, con l’aggravante inoltre dell’utilizzo di alcuni veicoli, poi sequestrati anch’essi, appartenenti al titolare della Spead control nei quali si occultavano gli autovelox, incastrando gli ignari automobilisti. Tale provvedimento da parte della Cassazione tutela i cittadini e li mette in condizione di ribellarsi nei confronti di provvedimenti iniqui presentando i ricorsi che saranno di sicuro accettati dal momento in cui i Comuni non annulleranno d’ufficio tutte quelle contravvenzioni assegnate a causa di rilevamenti con autovelox che non siano stati debitamente segnalati almeno 400 metri prima della loro ubicazione.