Quesiti legali-Adeguamento ISTAT e locazione commerciale.
di Erminia Acri  ( erminia.acri@lastradaweb.it )

18 settembre 2007

In quale misura può essere aggiornato il canone? Possono chiedersi gli “arretrati”?



Ho in fitto un locale commerciale. Il proprietario, il mese scorso, mi ha inviato una lettera con cui mi ha richiesto l’aggiornamento del canone ai dati Istat anche per gli anni passati. Vorrei sapere: può pretenderlo e, soprattutto, può richiedere gli arretrati?”



Alle locazioni di immobili ad uso commerciale si applica articolo 32 della Legge n.392/78, secondo cui “le parti possono convenire che il canone di locazione sia aggiornato annualmente su richiesta del locatore per eventuali variazioni del potere di acquisto della lira. Le variazioni in aumento del canone non possono essere superiori al 75%, di quelle accertate dall’Istat, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati”.


Pertanto, l’aggiornamento ai dati ISTAT può essere richiesto solo se è stato previsto nel contratto e nella misura pure stabilita dai contraenti, nel limite massimo del 75% della variazione ISTAT.


Inoltre, l’aggiornamento del canone di locazione deve essere calcolato tenendo conto della variazione assoluta del canone iniziale dall’inizio del contratto fino alla data della richiesta, ed è dovuto solo dal mese successivo alla richiesta, con esclusione degli aggiornamenti pregressi -c.d. Arretrati -, come ha avuto occasione di precisare la giurisprudenza (Cassazione, 5 agosto 2004, n. 15034).




Erminia Acri-Avvocato

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