Quesiti legali-Contratto telefonico e mutamenti di prezzo.
di Erminia Acri  ( erminia.acri@lastradaweb.it )

21 luglio 2007

Quale tutela per il cliente business?



Gentile Avvocato, Le invio il seguente quesito: mia moglie, titolare di ditta individuale, stipulò con il gestore "3" un contratto "Business" per l’attivazione di 4 linee telefoniche e la fornitura di 4 telefoni GSM a noleggio.La proposta (in mio possesso) prevedeva una tariffa agevolata per le chiamate tra i 4 GSM, l’esenzione dalla tassa di concessione governativa, canone di noleggio. La prima fattura contemplava tutto e la cifra da pagare era ben diversa. Inviammo una raccomandata contestando il tutto e contestualmente impacchettammo i 4 cellulari e li rispedimmo al mittente con pacco postale (ricevuta conservata). Il gestore "3" non ha mai risposto e recentemente abbiamo ricevuto una richiesta di pagamento, da parte di una sedicente società di recupero crediti, dell’ importo di alcune migliaia di euro. Come possiamo ribattere e/o difenderci? La ringrazio anticipatamente per l’attenzione prestataci e La saluto cordialmente”.



Il contratto di di fornitura del servizio di telefonia, secondo i giudici, è inquadrabile come un rapporto di fornitura-appalto continuativo di servizi, ai sensi dell’art. 1677 codice civile, al quale sono applicabili, in quanto compatibili, le norme dell’appalto e quelle relative al contratto di somministrazione.


In particolare, l’azienda somministrante è tenuta alla prestazione continuativa del servizio, e colui a favore del quale deve essere eseguita la somministrazione è, invece, tenuto al pagamento del prezzo determinato alla conclusione del contratto.


Il prezzo del servizio è un elemento fondamentale del contratto di somministrazione, che non può essere mutato indiscriminatamente e al di fuori di ogni singola pattuizione, sicchè, nel caso in esame, relativo ad un contratto di utenza telefonica mobile stipulato per scopi inerenti ad attività professionale e, quindi, non soggetto alla disciplina del consumatore, le rilevanti mutazioni di prezzo -non comunicate- risultanti dalla fatturazione legittimano il somministrato a chiedere lo scioglimento del contratto (risoluzione). Pertanto, considerato che si è provveduto tempestivamente a restituire i telefoni a noleggio comunicando di non accettare le diverse e più gravose condizioni economiche del servizio, e che l’azienda telefonica si è rivolta ad una società di recupero crediti, è consigliabile intimare, sia alla prima sia alla seconda, di non continuare con richieste illegittime di pagamento, mediante formale diffida, preferibilmente con l’assistenza di un legale.



Erminia Acri-Avvocato

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