Fare orecchi da mercante...
di Fausto Raso  ( albatr0s@libero.it )

30 maggio 2014


...e vendere a prezzi stracciati.


 

Pubblicato su Lo SciacquaLingua

Prima di occuparci delle due locuzioni - tra l’altro conosciutissime - e considerato il fatto che la lingua non ha "compartimenti stagni" ci preme spendere due parole, sotto il profilo grammaticale, sull’... orecchia, che con il maschile orecchio (e i rispettivi plurali) si equivalgono; il maschile, però, è piú comune, mentre la forma femminile si adopera in particolari espressioni figurate come, per esempio, "avere le orecchie d’asino" o nel significato di "piegatura" degli angoli della pagina di un libro o di un quaderno.

Orecchio e orecchi, quindi, nel significato proprio, cioè come organi dell’udito; orecchia e orecchie, invece, nei significati figurati. E veniamo ai due modi di dire di cui il primo, per la "regola" suddetta - a nostro modesto avviso - è "fare orecchi...", non "orecchie", come si sente dire comunemente.

L’espressione, dunque, trae origine dall’abitudine dei mercanti di far finta di non udire le lamentele dei clienti o di sentire solo ciò che fa loro comodo, "incolpando" la confusione della piazza del mercato.

Riportiamo, in proposito, una curiosa storiella narrata da Dino Provenzal: Un turco, qualche secolo fa, andò a comperare una stoffa a Costantinopoli e domandò il prezzo. "Ma quanta ne volete?"- domandò il mercante - "Oh, tanta quanta è la distanza dal mio orecchio sinistro al mio orecchio destro". "Allora basterà una piastra" (una moneta turca, ndr). "Benissimo". Il turco si tolse il turbante che gli avvolgeva il capo e disse: "Il mio orecchio sinistro, come vedete è qui: il destro è inchiodato sul banco di un negozio di Bagdad".

Non sappiamo se rimase buggerato il turco o il negoziante che probabilmente non era a conoscenza della barbara usanza: gli avventori che venivano sorpresi a rubare erano puniti con il taglio di un orecchio che veniva inchiodato sul bancone... a "futura memoria".

Quanto alla seconda locuzione, "a prezzi stracciati", cioè bassissimi, deriva, con molta probabilità, dal fatto che i "piazzisti", vale a dire i mercanti ambulanti, sono soliti stracciare i prezzi davanti agli avventori, al fine di convincerli che i nuovi prezzi proposti sono effettivamente piú bassi di quelli appena "stracciati".

A cura di Fausto Raso

 

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