Il valore intrinseco dell’Amore.
di Giorgio Marchese  ( direttore@lastradaweb.it )

20 ottobre 2012






Conoscerete la verità. E la verità vi farà liberi!


Riflessioni

L’uomo è l’unico animale per il quale, la sua stessa esistenza, è un problema che deve risolvere (E. Fromm). Molti anni fa, leggendo, da studente in medicina, un libro di patologia medica, rimasi stupito dal fatto che, più o meno in ogni uomo (nel senso, proprio, di individuo di sesso maschile), dai 40 anni in poi, la prostata (che è l’organo posto sotto la vescica urinaria deputato a spingere, attraverso il canale dell’uretra, il liquido seminale, proveniente dai testicoli), inesorabilmente comincia ad ingrossarsi per poi, di solito, dare problemi sempre più evidenti che richiedono (molte volte) interventi farmacologici o chirurgici, in maniera direttamente proporzionale all’attività sessuale.

Che strano.

Madre Natura ha previsto che una struttura biologica delle dimensioni di una castagna (più o meno) svolga al meglio le sue mansioni, negli anni subito susseguenti alla pubertà. In fondo, però, questo non è così strano. Perché, naturalmente parlando, ha senso poter sostenere una consistente capacità copulatoria, in un ambito temporale che più di ogni altro, prevede la possibilità di avere dei figli.

Però, che ingiustizia!

Da giovani ci si tuffa nelle braccia di Venere senza grazia alcuna, con il garbo di un affamato che ingurgita il cibo da una tavola bene imbandita, senza riguardo per nessuno.

Quando, con la maturità, si raggiungono competenza e raffinatezza tali da riuscire ad esercitare l’arte amatoria con la maestria di un cultore di rara sensibilità, capace di assaporare e trasmettere, per un tempo indefinito, ogni più piccola stilla di piacere, basta indugiare un po’ troppo nell’alcova... ed ecco che ti ritrovi a non poter fare agevolmente pipì (perché la prostata si è ingrossata e opprime la vescica urinaria) per un bel po’ di ore.

Conoscerete la verità. E la verità vi farà liberi (Giovanni 8.32).

Ogni persona, consapevolmente o meno, spende il suo tempo cercando di dargli un senso. Quanto siamo, veramente, liberi? Quanti di noi si trovano nella condizione di chi ha la possibilità di agire senza essere soggetto all’autorità o al dominio altrui, riuscendo a trarne godimento? E inoltre, siamo in grado di discernere il vero dal falso, riuscendo a dare conformità alla realtà delle cose e dei fatti? Cari lettori, ma vi siete mai chiesti cosa, realmente, vedreste nel momento in cui andreste a scoprire, liberamente, la realtà delle cose?

Ma siamo sicuri che la Natura abbia voluto divertirsi alle nostre spalle?

Studiando i meccanismi che si oppongono all’ossidazione da radicali liberi (sostanzialmente, quello che determina l’invecchiamento del nostro organismo) ci rendiamo conto che, alla fine, meglio si vive, più tardi si determina il decadimento (prostatiti comprese).

In pratica, è come se la Natura ci garantisca un buon funzionamento fino a quando non siamo in grado di generare la prosecuzione della specie... da quel punto in avanti, ci dobbiamo meritare il nostro diritto "a restare in buona salute".

Va bene io credo nell’amore l’amore che si muove dal cuore Che ti esce dalle mani che cammina sotto i tuoi piedi L’amore misterioso anche dei cani e degli altri fratelli Animali delle piante che sembra che ti sorridono anche quando ti chini per portarle via L’amore silenzioso dei pesci che ci aspettano nel mare L’amore di chi ci ama e non ci vuol lasciare (Lucio Dalla - Henna)

Poniamoci una domanda: chi resiste alle intemperie per ottenere il raggiungimento di un obiettivo, da quali motivazioni viene mosso?

Da prospettive che, spesso, si trasformano in un modo di intendere la vita che, i più, chiamano "ideali". Sostanzialmente, si ama ciò che si fa e, in nome di questo, si sopporta tutto perché, l’idea di giungere al traguardo, rende felici. Logicamente elementare.

Cosa c’entra la logica in un discorso d’amore? Molto più di quanto si possa immaginare.

Cari lettori, alzi la mano chi non ha mai provato quel sottile retrogusto amarognolo, tipico di chi ha qualche rimpianto inespresso: una mano non sufficientemente tesa, un equivoco non chiarito... "Che ne sanno i giovani dell’amore? Scambiano per tale, un sentimento che potrebbe essere soddisfatto nel più naturale dei modi! Noi no, noi siamo adulti, due coscienze formate." Come dare torto a Domenico Soriano che (interpretato da Eduardo de Filippo), in Filumena Maturano, cercava di carpire, a colei che sarebbe diventata sua moglie, il nome di quello che sarebbe dovuto essere suo figlio.

La logica, come molti sanno, rappresenta la guida che ci orienta nei meandri delle difficoltà, mostrandoci con chiarezza la via da seguire. Se, però, non viene "condita" dal calore di un buon elaborato di pensiero, si creano le condizioni per un appagamento parziale e simile a quello di una situazione poco equilibrata, molto vicina al concetto del "mordi e fuggi".

"Perché ti meravigli tanto se viaggiando ti sei annoiato? Portando dietro te stesso hai finito con l’avere, per compagnia, proprio quell’individuo dal quale volevi fuggire" (Socrate).

In conseguenza di ciò, è giocoforza pensare che, se prima non si ha una visione chiara di quanto è necessario per darci, ogni giorno, una spinta a vivere, ci si impantana nelle sabbie mobili della noia e della demotivazione.

Hai voglia a seguire i consigli degli esperti i quali, imperversando sui media nazionalpopolari, propongono crociere "forzate", distrazioni fuorvianti e bibitoni di frutta e verdura!

"Io ti cercherò anche da così lontano, ti telefonerò In una sera buia, sporca, fredda e brutta come questa... Forse ti chiamerò perché, vedi, io credo che l’amore è l’amore che ci salverà" (Lucio Dalla)

Nelle notti fredde e scure che ci toccherà attraversare, senza l’aiuto di un Mosé in grado di aprire le acque responsabili di quell’anoressia dei sentimenti che connota il prototipo dell’uomo moderno, sarebbe opportuno tenere a mente che, un momento d’amore e di magia, inizia e finisce con un bacio. E la prostata, a quel punto, diventa solo un dettaglio. Buona vita a tutti!

Giorgio Marchese (Medico Psicoterapeuta) - Direttore "La Strad@"

 

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