Sigarette Elettroniche.
di Maria Cipparrone  (  mariellacipparrone@libero.it )

24 giugno 2010



Nessuna garanzia che aiutino effettivamente a smettere di fumare, né che siano sicure per la salute. Anzi, tutt'altro.


 

Sono finte sigarette a batteria che vaporizzano una soluzione acquosa contenente sostanze chimiche, aromi ed, in alcuni casi, anche nicotina. Sono pubblicizzate, ormai, da qualche tempo, come rivoluzionario rimedio per dire addio alle vere sigarette, senza rinunciare al piacere (?!) del fumo.

Ma funzionano? Sono sicure? Attualmente i dati che si hanno non sono sufficienti per confermare l’efficacia, né la loro sicurezza.

L’ingrediente principale, il glicole propilenico, è usato nell’industria dei cosmetici come solvente, senza restrizioni, ma non si era mai ipotizzato che potesse essere riscaldato e aspirato, né che se ne potesse fare un uso continuo. Non si sa nulla, dunque, sulla sua sicurezza. Inoltre, l’agenzia regolatoria degli alimenti e dei farmaci americana (Fda) ha sollevato alcuni problemi sulla sicurezza dei filtri, rilevando, in alcuni, la presenza di piccole quantità di sostanze tossiche e cancerogene, nonché tracce di nicotina anche in filtri che non avrebbero dovuto contenerne. Per quanto riguarda, invece, l’efficacia antifumo mancano del tutto studi che possano confermare ciò.

Quindi, le sigarette elettroniche che vantano di essere d’ausilio alla disassefuazione dal fumo e dalla nicotina, vantano una proprietà che non risulta affatto confermata da studi e ricerche. Anzi, il parere degli esperti sembra suggerire proprio il contrario. Anche se sono le farmacie a venderle, non sono né un farmaco (visto che possono contenere una piccola quantità di nicotina), né un dispositivo medico.

L’ OMS conferma che non esistono test specifici che dimostrano che la sigaretta elettronica è una terapia utile a smettere di fumare ed, anzi, sottolinea che alcuni produttori di sigarette elettroniche hanno utilizzato il logo OMS per la promozione del prodotto, senza alcuna autorizzazione da parte dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità, che ne ha immediatamente vietato l’ utilizzo per scopi pubblicitari.

A parere di alcuni, questo prodotto è un modo ingegnoso per aggirare i divieti che affliggono i fumatori, ormai, quasi, in tutto il mondo.

Maria Cipparrone 

Si ringrazia Angelo Mazzuca per la ricerca delle notizie.

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