Digitale terrestre. Come cambierà la TV.
di Maria Cipparrone  (  mariellacipparrone@libero.it )

27 aprile 2009



Anno 2012, switch-off delle trasmissioni analogiche. Inizia il conto alla rovescia.


 

Entro il 2012 tutte le regioni d’Italia lasceranno il vecchio segnale analogico per passare a quello digitale.

Dallo switch-off ai decoder necessari per ricevere i canali, dagli incentivi ai nuovi televisori: ecco qualche informazione per capire vantaggi e svantaggi della nuova tecnologia.

 

Cos’è la TV digitale terrestre?

 La TV digitale terrestre, in sigla DTT (acronimo dell’analogo termine inglese Digital Terrestrial Television) è un’evoluzione tecnologica dell’attuale sistema televisivo. E’ praticamente la televisione terrestre rappresentata in forma digitale.

Computer, cellulari, compact disc: ormai tutto è digitale, solo la radio e la televisione sono ancora analogici, ma la trasformazione della TV analogica a quella digitale coinvolgerà progressivamente tutta la popolazione italiana, così come deciso dal nostro Parlamento in concomitanza alle decisioni prese in ambito europeo.

Tutte le nazioni appartenenti all’Unione (ognuno in tempi diversi) adotterà il digitale terrestre e abbandonerà l’analogico.

La rivoluzione della TV nel nostro Paese è già realtà.

In Sardegna, il vecchio segnale analogico ha lasciato il passo lo scorso anno a quello digitale terrestre. La legge sul digitale terrestre è stata introdotta da Gasparri nel 2004. Successivamente con l’ art. 16 della legge 29 novembre 2007, n. 222 è stata posticipata al 2012 la data ultima prevista per lo switch off delle trasmissioni analogiche.

Con decreto del Ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, il Governo ha stabilito un vero e proprio calendario degli switch off regionali, scaglionati ogni sei mesi.

Secondo questo calendario le ultime regioni ad essere digitalizzate saranno la Sicilia e la Calabria entro il, 2° semestre del 2012.

 

Cosa succederà con il passaggio definitivo dall’analogico al digitale (switch-off?)

 Non sarà necessario cambiare il proprio televisore, ma occorrerà acquistare un’apparecchiatura di adattamento (che decodifichi il segnale) detta "decoder" o set top box.

Di decoder ne esistono di due tipi: quelli semplici, che captano solo i canali gratuiti, e quelli dotati di lettore smart card (detti anche interattivi) per vedere anche i canali a pagamento.

In alternativa si può sostituire il proprio televisore con uno dotato di sintonizzatore digitale integrato, da alcuni mesi presente sul mercato. Una legge dello Stato impone che da aprile del 2009 in Italia si vendano solo televisori con decoder integrato.

La legge sul digitale terrestre mette dunque al bando i televisori analogici.

 

Quali i vantaggi del digitale terrestre?

Il principale vantaggio del televisore digitale è la possibilità di moltiplicare il numero dei canali che possono essere trasmessi attraverso le stesse frequenze già oggi utilizzate.

L’applicazione del digitale alle trasmissioni televisive permette anche l’interazione o interattività, cioè la possibilità di trasmettere informazioni non solo dall’ emittente (canale televisivo) al ricevente (spettatore), ma anche dallo spettatore all’emittente (canale di ritorno).

L’interattività permetterà di effettuare operazioni semplici attraverso il telecomando, come ad esempio il televoto in quiz a concorso. L’importante è avere un decoder interattivo.

In futuro, (già non mancano i primi esperimenti), attraverso la televisione si potranno anche fare acquisti o comunicare con le pubbliche amministrazioni per richiedere un documento o pagare le tasse.

E’ evidente che con la tv digitale ed, in generale con l’incessante progresso tecnologico, si aprono nuove e diverse frontiere per il consumatore che, se vuole stare al passo con i tempi e godere di tutti gli aspetti positivi che ciò comporta, dovrà aggiornarsi di continuo e, soprattutto aumentare le sue conoscenze nel settore consumeristico, dal punto di vista legislativo per non incorrere in problematiche legate all’uso dei nuovi dispositivi ed in frustrazioni di carattere psicologico.

L’accrescere delle informazioni di cui può essere investito il consumatore, come per esempio con l’avvento della tv digitale, che darà la possibilità di moltiplicare il numero dei canali e quindi delle trasmissioni, se da un lato lo mettono sempre più a contatto con la società e con il mondo, rendendolo protagonista dell’evolversi dei tempi, dall’altro lo costringono ad adeguarsi a novità sempre più pressanti, a cui non può e comunque non vuole neanche sottrarsi.

Il risultato, come per ogni cosa, dipenderà dalle persone, dal tipo di informazioni e dall’uso che se ne farà, con la consapevolezza, comunque, di vivere in un mondo sempre più globalizzato, in cui diventa una necessità sapersi integrare, rispettando se stessi.

Maria Cipparrone (avvocato e counselor)

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