Lo sciopero...
di Marco Marcelletti  ( marcomarcelletti@libero.it )

6 giugno 2008






...o il darsi da fare.


Counseling - 30

Bello, si, proprio bello lo sciopero. In generale, si, buona idea: facciamo uno sciopero generale! Ma generale proprio! Tutti, dico tutti. Scioperiamo.

Già, perché ogni classe di lavoratori avrebbe almeno un ottimo motivo per incrociare le braccia. Rinnovo di contratti scaduti da secoli, quote di produzione da rispettare, licenze che non vengono concesse o che vengono elargite troppo facilmente. Forze dell’ordine che non hanno i fondi per far benzina ai mezzi....ah, no, quelli non devono preoccuparsi: i mezzi li eliminiamo e risolto è il problema! Fondi agevolati che fanno stipulare finanziamenti, ma poi ci si accorge che quei fondi non erano dovuti, chi ha fatto i debiti si arrangi.

L’unica cosa che si può affermare con discreta oggettività è che non è colpa di chi sta alla base del processo economico, ma anche questo non è del tutto vero. Perchè se è lecito accettare lavoro, per cause di forza maggiore, presso certe imprese notoriamente in cattive acque, non lo è adagiarsi in questa condizione. Se trovassi occupazione in un’azienda che ha il triplo del personale necessario, ma che per sua assistenziale natura continua ad assumere gente, beh, che dire? Dal giorno stesso dell’assunzione manderei in giro curriculum a raffica per "cercare" di cambiare lavoro quanto prima! Vogliamo stabilità e sicurezza? Allora cerchiamo aziende o società stabili e non para assistenziali. A tutti i costi! Se poi non ci riusciamo almeno ci si sarà provato. Ma è così difficile vedere la stupidità di chi trova un posto da zecca e, consapevole della sua condizione di parassita dell’economia, non fa niente per migliorare la propria situazione??? Questa è poca dignità!

E allora scioperiamo. Mettiamo in difficoltà chiunque per far valere i nostri diritti......ma di chi è diritto danneggiare i diritti altrui?


Chi lavora per una compagnia aerea ha anche bisogno della benzina. Chi gestisce un distributore di carburante ha bisogno di sorveglianza, chi sorveglia ha bisogno di comprare mobili economici, chi vende mobili ha bisogno di comprare un’auto, l’operaio che monta auto ha bisogno di comprare il pane, il fornaio ha bisogno di poter arrivare alla propria bottega per aprire al pubblico sperando che il pubblico abbia una macchina alla quale far benzina per poter arrivare dal panettiere che nel frattempo non ha potuto comprarsi un mobile economico, ma tanto l’hanno appena derubato e non c’erano pattuglie...

E’ così incomprensibile il fatto che a far sciopero nel modo in cui lo si fa abitualmente ci si danneggia UNICAMENTE fra poveracci??? Visto oltretutto che con l’astensione dal lavoro non si becca nemmeno lo stipendio?

Si, perché ai livelli decisionali si reagisce così: flessione dello 0,2% sul periodo a causa di due giornate di sciopero? Conseguente aumento dei costi nell’erogazione dei servizi/prodotti. Quando aumentano i costi, secondo voi, si alzano gli stipendi? Al limite si alzano i prezzi, "vaff....." all’inflazione.

Scioperiamo tutti rompendo le scatole a tutti. Magari capiremo che chi ci perde siamo, appunto, tutti. Chi ci guadagna non siamo certo i "comuni" lavoratori.

 

 Marco Marcelletti

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