Psicoterapia e counseling...
di Adelina Gentile  ( info@lastradweb.it )

2 maggio 2008






Ignoranza e pregiudizio.


 

Counseling - 26

 

Al vocabolo "ignoranza" è sovente attribuito un significato dispregiativo ed offensivo, ma i più dimenticano che, tale termine è sinonimo di "non conoscenza", cioè mancanza di dati in merito ad uno specifico argomento; alcuni di questi, di cui si parla tanto ma dei quale si ignora molto, hanno a che fare con la Psicoterapia e il counseling psicologico. In merito ad essi sono ormai all’ordine del giorno i dibattiti circa le molteplicità dei disagi psicologici ed il fatto che aumenti ogni giorno di più il numero di coloro che ne soffrono.

Chi vive tali problematiche spesso è restio a confidarsi, ed ancor meno a rivolgersi ad uno specialista del settore, in quanto risulta essere credenza comune che, rivolgersi ad uno psicoterapeuta equivalga ad avere "squilibri mentali" o, ancor peggio, a "follia" ed il professionista è spesso, irriverentemente, apostrofato come "strizza cervelli". Tutto ciò porta, nella maggior parte dei casi, ad una chiusura in se stessi che non giova di certo a chi vive tali difficoltà le quali se non affrontate è come, mi si consenta un vecchio adagio popolare, "cadere dalla padella nella brace" cioè, aggiungere sofferenza alla sofferenza che va ad intensificare un malessere già di per se insostenibile, se a questo aggiungiamo il fatto che, magari, all’interno della stessa famiglia già altri vivono le medesime difficoltà, ecco che la frittata è bella che fatta, ci si convincerà di essere portatori di una "tara" di famiglia, di essere "una famiglia di matti" e chi più ne ha più ne metta; riconoscere a se stessi di avere delle problematiche non è facile in quanto la cosa è spesso vissuta come una sconfitta quindi, una perdita di "faccia" di fronte a chi si ritiene, a torto, idoneo a giudicare le altrui azioni e che si "premunirà, molto amorevolmente e per il bene del malcapitato di turno" di discuterne senza un minimo di informazioni, senza che il diretto interessato ne venga informato ma, soprattutto, senza possedere le competenze per una corretta valutazione, facendo, insomma, quello che comunemente è definito "chiacchiere di comari" che minerà una già fragilissima e traballante autostima.

Sin dal concepimento ogni essere umano va ad acquisire un bagaglio di informazioni che condizionerà, nel bene e nel male la sua vita, a questo punto dovrebbe sorgere spontanea la seguente domanda: "potrebbe avere una qualche base di verità il fatto che coloro i quali sono stati nostri insegnanti, loro malgrado in unione a tutto il resto, ci abbiano trasmesso anche l’incapacità ad affrontare le difficoltà quotidiane e quindi a fare di un ciottolo una montagna?".

Con questo, che sia chiaro, non si vuole addossare responsabilità ad alcuno, ogni essere umano è, infatti, il risultato di tutto ciò che, volente o nolente, ha imparato; corretto o scorretto che sia è quello che ha in memoria ed è ciò che è in grado di dare. Se volessimo istruire un processo le nostre indagini avrebbero radici assai lontane e questo viaggio a ritroso nel tempo ci porterebbe dritti verso l’unico imputato possibile: la "prima particella" la cui imputazione sarebbe solo quella di aver dato il "calcio d’inizio".

Ma, cosa mai potremmo dire a quella "sfortunata" particella messa alla berlina? Nulla, perché il suo agire fu dettato dalla fisica oltre che dalle migliori delle intenzioni per cui il verdetto sarebbe di assoluzione con formula piena e poi, non avrebbe mai potuto prevedere che ciò che da lei avrebbe avuto inizio si sarebbe distanziato anni luce dalle leggi di natura.

In conclusione, sarebbe saggio avere cura e rispetto di noi stessi prima di pensare agli altri ed a quello che potrebbero o non potrebbero pensare e dire di noi e poi, se proprio avanza un po’ di tempo spendiamolo nella ricerca di una sempre maggiore armonia del nostro mondo interiore senza permettere che i pregiudizi, figli di una prolifica ignoranza, possano in qualche modo condizionare e limitare la nostra esistenza. Non credete che questo sarebbe il miglior investimento che ognuno di noi possa fare? Una buona gestione del proprio capitale, farebbe lievitare gli interessi a livelli stratosferici.

Sarebbe il caso di farci un pensierino!

 

 

Premi qui per tornare alla prima pagina

PROPRIETARIO Neverland Scarl
ISSN 2385-0876
Iscrizione Reg. Stampa (Trib. Cosenza ) n° 653 - 08.09.2000
Redazione via Puccini, 100 87040 Castrolibero(CS)
Tel. 0984852234 - Fax 0984854707
mail: direttore@lastradaweb.it
facebook: Neverland Formazione
Direttore responsabile: Dr. Giorgio Marchese
Hosting fornito da: Aruba spa, p.zza Garibaldi 8, 52010 - Soci (Ar)
Tutti i diritti riservati