Lo stress.
di Angelo Mazzuca  ( angelomazzuca@libero.it )

19 settembre 2007






Vivere meglio si può!


 

Counseling - 6

Vediamo come. Innanzitutto è bene ricordare da cosa è formato l’essere umano. Miliardi e miliardi di cellule in continua comunicazione tra di loro. Questo continuo dialogo che avviene al nostro interno, determina la nostra condizione psico-fisica. Il motivo per cui tutto ciò avviene è quello di appagare i nostri bisogni ed anche inutili desideri.

L’essere umano neonato apprende tutto ciò che gli viene proposto dal mondo esterno per ripeterlo quando gli servirà. Insieme alle cose positive anche quelle negative prenderanno posto nella nostra memoria e genereranno la cosiddetta confusione del vivere. Sono proprio questi apprendimenti scorretti che possono dar luogo ad una vita stressante alla ricerca di bisogni che non sono tali. Non abbiamo un manuale per le istruzioni che ci possa aiutare, ma la possibilità di distinguere cose indispensabili da cose inutili, quella si!

Lo stress è l’accelerazione in eccesso o in difetto della nostra energia. In eccesso, iperstress, quando ci attiviamo per un lungo periodo. In difetto, ipostress, quando non utilizziamo affatto la nostra energia e produciamo la noia. Sebbene tra i due modi diversi di gestire l’energia, l’iperstress sia il migliore, anch’esso se gestito male può provocare disturbi. Questo accade quando non riusciamo ad adattarci ad una nuova situazione, sia essa familiare o lavorativa, ma la subiamo.

Subire vuol dire accettare qualsiasi condizione di cambiamento senza curarci della nostra disponibilità a farlo. In questo modo reprimiamo le nostre idee, creando una serie di conflitti nel rapporto con noi stessi. Le soluzioni possibili sono due: se reprimiamo perché questa condizione ci permette di appagare bisogni primari indispensabili allora possiamo accettare il compromesso senza produrre disturbi in attesa di un’ alternativa migliore; altrimenti se questa condizione non implica l’appagamento di bisogni primari abbiamo il dovere di individuare percorsi alternativi. Il punto focale è quindi quello di dare un ordine alle nostre priorità. Molto spesso proprio per la confusione che c’è tra bisogni e desideri creiamo uno stile di vita stressogeno che impegna le nostre energie nell’inseguimento di cose inutili.

Vediamo cosa succede nello specifico.

Nella nostra quotidianità siamo continuamente bersagliati da messaggi che ci inducono a credere nella validità di un corretto stile di vita attraverso l’acquisto di prodotti di vario genere. Questo sistema ripetuto e condiviso da tanti ci induce a credere che la strada da percorrere sia questa, e che le nostre energie siano ben spese. In realtà proprio il desiderio che nasce di uniformarci alla massa con i suoi canoni consumistici, ci obbliga a spendere tempo ed energie per stare a passo coi tempi. La nostra energia però, non è illimitata, e quando esageriamo nel consumarla perché dobbiamo raggiungere a tutti costi quegli standard, ci approvvigioniamo da quell’energia di riserva senza darle il tempo di rigenerarsi. A quel punto il gioco è fatto, corriamo, corriamo e corriamo per avere beni materiali che forse non useremo mai. La nostra energia invece ha il bisogno di provvedere a ciò di cui realmente l’essere umano necessita e va continuamente rigenerata attraverso periodi di calma utili ad allontanarci dalla vita cittadina troppo piene di sollecitazioni, per un contatto maggiore con la Natura, utile a migliorare il corretto rapporto con noi stessi.

Angelo Mazzuca

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