Rilevatori anti-autovelox.
di Erminia Acri  ( erminia.acri@lastradaweb.it )

21 luglio 2007

Illegittimi, secondo la Cassazione.



Il termine “anti-autovelox” individua apparecchi di vario genere diretti al rilevamento e/o alla neutralizzazione degli autovelox.

I rilevatori di autovelox, di cui è consentita la vendita in alcuni Paesi (ad es. USA, Granbretagna, Germania) sono stati legalmente venduti in Italia per molti anni finchè non è intervenuta la norma di cui all’art. 31 della legge n. 472/1999, che vieta «la produzione, la commercializzazione e l’uso di dispositivi che, direttamente o indirettamente, segnalano la presenza e consentono la localizzazione delle apposite apparecchiature di rilevamento di cui all’art. 142, comma 6, utilizzate dagli organi di polizia stradale per il controllo delle violazioni» dei limiti di velocità previsti dallo stesso art. 142 del Codice della Strada.

I tantativi di sostenere, in qualche modo, la legittimità di strumenti del genere, soprattutto in considerazione del fatto che un ricevitore passivo non riesca a localizzare i dispositivi in dotazione della Polizia, sono risultati vani, in quanto, la Cassazione, con la recente sentenza n.12150/07, ha precisato che la norma sopra citata ha lo scopo di “impedire che siano elusi i controlli effettuati con le apparecchiature di rilevamento della velocità e di impedire che in tal modo i veicoli possano procedere a velocità vietate. Rispetto a tale ratio è del tutto indifferente che il dispositivo consenta al conducente di superare i controlli adeguando momentaneamente la velocità ai limiti ovvero addirittura continuando a mantenere la velocità vietata. Alla luce di tale ratio, secondo una interpretazione che tenga conto della volontà del legislatore, deve essere intesa l’espressione «segnalano la presenza e consentono la localizzazione»; in particolare, non occorre che le due caratteristiche del dispositivo concorrano essendo, invece, sufficiente che ne ricorra soltanto una per giustificare il divieto”.

Devono, quindi, ritenersi vietati anche i dispositivi che, pur senza segnalarlo al conducente, localizzano le apparecchiature di rilevamento della velocità. Diverso è il discorso per l’uso di un Navigatore Satellitare Gps, che, non avendo la funzione di rilevare gli autovelox, non è configurabile come dispositivo anti-autovelox, ma come strumento di prevenzione che, con una mappatura delle strade controllate da autovelox e dei relativi limiti di velocità, induce gli automobilisti all’osservanza dei limiti di velocità.



Erminia Acri-Avvocato

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