Dio denaro... e truffe regine.
di Mariano Marchese  ( marianomarchese1@gmail.com )

8 luglio 2006

Non si era detto che la Calabria fosse la terra dell'indigenza e del bisogno? Allora come si spiegano i continui e imbarazzanti sperperi di denaro pubblico perpetrati ai danni della collettività? Insomma che razza di amministratori si sono alternati sugli scranni del potere della Regione Calabria in tutti questi anni? Dov'è il confine tra onestà e disonestà visto che una volta ottenuto il potere buona parte degli amministratori si adegua al malcostume imperante piuttosto che salvaguardare gli interessi dei soggetti amministrati? Da qualche tempo gli uomini della Guardia di Finanza in collaborazione con le altre forze di polizia stanno portando alla luce, attraverso certosine ed encomiabili operazioni di controllo, alcune maxi truffe perpetrate da chi avrebbe dovuto amministrare saggiamente il denaro pubblico e che invece...E' di questi giorni, infatti, la notizia, (che ormai non fa più notizia) che gli uomini delle fiamme gialle hanno scoperto l'ennesima truffa ai danni della Regione Calabria, mi riferisco alla maxi inchiesta sulla sanità in Calabria e ai sedici milioni di Euro destinati inizialmente per la concretizzazione di una fantomatica e tanto paventata campagna di prevenzione per i tumori femminili e per la realizzazione della quale sono state addirittura acquistate attrezzature all'avanguardia...ritrovate poi dagli uomini delle Fiamme Gialle ancora imballate negli scantinati delle varie aziende... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.


....e strutture sanitarie sparpagliate sul nostro povero territorio; ma non è tutto, infatti, sempre secondo gli uomini della Guardia di Finanza, sarebbero stati sborsati illecitamente da cinque aziende sanitarie (e altrettanto illecitamente intascati dal personale qualificato che avrebbe dovuto occuparsi delle attività di screening sul territorio calabrese) ben trecentoquindicimila Euro per straordinari e incentivi quando invece nulla è stato fatto in tal senso! E’ l’ennesimo scoop di una terra senza scoop, è l’ennesimo scippo del cappello del mendicante all’angolo della strada...Per anni abbiamo sentito che la sanità in Calabria soffriva (e soffre) di carenze croniche di fondi che l’hanno relegata in quanto ad efficienza agli ultimi posti in Europa ( la tanto lontana e sospirata Europa) bloccandola sul piano della mediocrità, oggi si scoprono gli altarini e si percepisce quanto spreco ci sia stato proprio in quel settore, uno spreco che fa male alla coscienza dei calabresi, presa letteralmente a calci e mortificata dalla sete di denaro di gente senza scrupoli e senza morale. Cari lettori, chi ha autorizzato l’acquisto di attrezzature che, se fossero state funzionanti, avrebbero potuto prevenire patologie o avrebbero potuto alleviare la sofferenza dei bisognosi lasciandoli invece marcire addirittura in uno scantinato (in attesa che qualcuno se ne dimenticasse) non merita comprensione da parte di nessuno perché ha dimostrato l’incapacità di essere uomo, nell’accezione migliore nel termine.

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