Moglie e buoi...
di Giorgio Marchese  ( direttore@lastradaweb.it )

14 maggio 2016



... dei paesi tuoi?


 

MondoCounseling

"Sempre più spesso gli uomini italiani manifestano disappunto per il fatto che le donne di oggi appaiono troppo aggressive e pretenziose. Come risultato si ha che, molti, preferiscono scegliere una partner tra le donne provenienti da Paesi meno sviluppati del nostro, nella convinzione che, non conoscendo il benessere economico, siano meno complicate e più accomodanti. Cosa c’è di vero in tutto ciò?"

Una volta si cercava la compagna della propria vita all’interno di un ambito ristretto, per non correre il rischio di incappare in spiacevoli sorprese. Oggi, invece, la motivazione che spinge ad orientare la ricerca verso zone geograficamente lontane, risiede nel problema legato al rapporto non equilibrato che esiste, ancora, fra uomo e donna. Allo stato attuale, infatti, molte rappresentanti del sesso femminile tendono (giustamente) a far valere i propri diritti nei confronti di una classe di potere ancora troppo condizionata dagli uomini. Questi ultimi, dal canto loro, per lo più, si trovano nella condizione dei nobili all’epoca della rivoluzione francese: nessun privilegio e molti pregiudizi negativi nei propri confronti. È ovvio che, in misura direttamente proporzionale ad una situazione di maturità personale, ci si rende più o meno disponibili ad un raffronto paritario con chi, finora, si è sentita discriminata. In conseguenza di ciò, allo stato attuale, molti uomini cercano in donne dalle minori pretese (solo perché i paesi di provenienza sono arretrati sul piano della tutela dei diritti umani e dello sviluppo globale), delle interlocutrici che non costituiscano un pericolo verso l’integrità della propria autostima.

A questo punto, è doveroso porre un paio di precisazioni:

  • Anzitutto, quanto esposto finora non si applica, ovviamente, in tutte quelle situazioni che vedono l’incontro di due persone "all’altezza della situazione", a prescindere dalla nazionalità;
  • È possibile, inoltre, incontrare una donna proveniente da paesi cosiddetti "disagiati" con uno sviluppo culturale, professionale e umano, ben al di sopra di molti uomini dei paesi cosiddetti "agiati".

L’estrinsecazione di alcuni aspetti che manifestano le difficoltà esistenziali relative a quanto precedentemente espresso, si può evincere dalla trama di un gustosissimo quanto "tenerissimo" film del 1971, che ha avuto come interpreti principali, Alberto Sordi, Claudia Cardinale e Riccardo Garrone (il San Pietro della pubblicità del caffè Lavazza, per intenderci): "Bello, Onesto, Emigrato Australia Sposerebbe Compaesana Illibata"

Amedeo Battipaglia (Alberto Sordi), un italiano emigrato da una ventina d’anni in Australia, dove lavora come guardafili lungo una linea ferroviaria, comincia a sentire il peso dell’età, delle malattie (soffre, tra altro, di crisi epilettiche) e della solitudine. Deciso a sposarsi con un’italiana (le australiane sono troppo emancipate per i suoi gusti), entra in contatto epistolare - grazie alla collaborazione di un sacerdote - con una giovane compatriota disposta a raggiungerlo in Australia. Essendo egli assai poco attraente e temendo di venire rifiutato a priori nel caso che invii una propria foto, decide di spedire alla giovane un ritratto del suo aitante amico Giuseppe (Riccardo Garrone). Allorché la ragazza - Carmela (Claudia Cardinale), una ex prostituta decisa a tenere nascosta la sua trascorsa attività - giunge in territorio australiano, Amedeo si reca a riceverla, fingendo di essere stato inviato dall’amico Giuseppe per accompagnarla a destinazione. Nel lungo viaggio di trasferimento, Amedeo ha modo di mostrare alla giovane tutte le buone qualità del suo animo ma anche le infermità da cui è affetto: successivamente, si vede costretto a rivelarle l’inganno con il quale l’ha spinta a venire in Australia. Giuseppe, dal canto suo, pensa di sfruttare la situazione a proprio vantaggio, cercando di convincere Carmela a riprendere il suo turpe mestiere. Carmela respinge indignata la proposta di Giuseppe e pur adirandosi con Amedeo, principale responsabile della sua disavventura, finisce con accettarlo, poiché comprende che il brav’uomo le vuole bene ed è disposto a perdonarle il suo passato.

 

G. M. - Medico Psicoterapeuta, Counselor (12 gennaio 2012)

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