Un uomo di bianco vestito...
di Mariano Marchese  ( marianomarchese1@gmail.com )

2 aprile 2005

Avrei voluto parlare di autostrada e menzogne, avrei voluto denunciarvi l'ennesima clamorosa bugia perpetrata ai danni dell'utente da parte dell'ente proprietario della Salerno- Reggio che aveva promesso per le festività pasquali la riduzione dei cantieri di lavoro e lacreazione di punti di assistenza lungo tutto il percorso, o meglio, il campo di battaglia della A3 per garantire gli automobilisti da qualsiasi problematica, avrei voluto raccontarvi ciò che invece ho personalmente verificato lungo il tratto che va da Cosenza a Villa San Giovanni e, cioè, un dedalo mostruoso di cantieri senza operai, asfalto irregolare con pietrisco annesso per la gioia dei cofani delle nostre autovetture colpiti ripetutamente dalle pietruzze scagliate da chi precedeva pur se incolpevole; avrei voluto raccontarvi di quanta pazienza occorrerebbe a quanti si accingessero a percorrere quel tratto; avrei voluto confrontarmi con voi su quanto dannosa sia, per il turismo calabrese, questa intollerabile situazione, ma qualcosa di più importante credo debba essere, oggi, menzionata. Mi riferisco alla persona del Santo Padre, le cui condizioni di salute, purtroppo, sono peggiorate tanto da aver già ricevuto l'estrema unzione. Al momento in cui scrivo è ancora in vita, e vorrei tanto, quando queste riflessioni saranno lette, che lo sia altrettanto... PER CONTINUARE LA LETTURA, CLICCARE SUL TITOLO.




...perché ciò significherebbe l’aver superato l’ennesima difficoltà. Lui se lo merita, Lui si, un uomo che ha dato prova di volontà, coraggio e umiltà; un uomo che, scendendo dal colle e con la tenerezza del pastore buono, ha abbracciato i tanti che  dubitavano, ricomponendo, così, un gregge che si stava smarrendo; è riuscito nel suo nobile intento, questo grande uomo, solo perché ha saputo diffondere, senza imposizioni,, ma con la sicurezza di chi ci crede, il messaggio, la parola di Dio. Un uomo vestito di bianco, un vero condottiero armato solo di fede, che ha saputo dare ciò che manca oggi all’essere umano, ovvero, la speranza;  la speranza nel futuro al pari della fiducia in un mondo migliore! Giovanni Paolo II ha avuto il grande merito non solo di aver indicato la via, ma, di essersi incamminato su quella via incontrando, lungo il suo difficile percorso, migliaia di persone,  altre religioni e  di aver instaurato il dialogo nel massimo rispetto, ricevendone altrettanto: questo non era mai accaduto prima.  Non cancellerò mai dalla mia memoria le immagini di questo grande uomo impegnato a lottare contro la sofferenza, pur di rimanere al fianco dei tanti che lo amavano, anzi, che lo amano e che lo ameranno portandolo ognuno nel proprio cuore. La sua forza ha dato forza, il suo amore ha dato pace, la sua umiltà ha suscitato la riflessione nei cuori di tutti gli esseri umani, le smorfie di dolore impresse sul suo viso hanno dato forza e coraggio a tutti coloro che le hanno viste...Carol mi sento di dirti che in te vedo il vero templare ovvero una persona che considera il mondo come una grande casa in cui si è tutti fratelli; Carol non ci hai mai deluso, non mi hai mai deluso adesso ti chiedo di non andare via perché non hai ancora finito... l’umanità ha ancora bisogno del tuo coraggio e della tua forza soprattutto dei tuoi occhi e del tuo volto che valgono più di mille parole...il tuo silenzio vale molto, molto di più. Comunque, un grazie di cuore.

 

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