La Logica e le Leggi di Natura - Le quattro Interazioni
di Giorgio Marchese  ( direttore@lastradaweb.it )

6 gennaio 2003





Ogni essere umano è "corredato" di una bussola per barcamenarsi tra il bene ed il male, rispettando le Leggi di Natura. Cominciamo insieme il cammino...


 

Iniziamo con questa intervista ad un medico psicoterapeuta, una nuova rubrica che si occuperà di spiegare in che modo imparare a padroneggiare la nostra bussola interiore definita logica Universale, per riuscire a liberarci dalla schiavitù dei conflitti ed orientarci fra cos’è giusto e cosa va evitato. Il lavoro risente degli studi del medico psicoterapeuta Giovanni Russo e dei suoi avanzamenti scientifici.

Cosa bisogna fare per usare il più possibile la logica, negli elaborati che facciamo ogni giorno per tutte le nostre attività?

Cominciamo anzitutto a specificare che la Logica Universale è stata individuata da Giovanni Russo, come componente essenziale della nostra personalità, addetta alla verifica della qualità delle idee che elaboriamo. In pratica, rappresenta una bussola orientata verso le Leggi Natura, le quali costituiscono dei parametri di riferimento per vivere bene. Così come un prodotto industriale per essere "a norma", deve rispettare delle specifiche imposte dal costruttore, ogni essere umano, per tendere verso una vita "normale", ha necessità di conformarsi alle regole imposte per un corretto "funzionamento" psicofisico e che si chiamano Leggi Natura.

Per rispondere alla tua domanda, posso dirti che se si cresce in un ambiente costruttivo, razionale e positivo, non si deve fare altro che continuare a comportarsi per come si è visto fare, altrimenti si ha necessità di imparare cos’è la logica e come si usa. Usare la logica è quanto di più semplice ci sia al mondo... se si hanno le idee chiare, però!

Come si individuano concretamente, nella vita quotidiana, le Leggi di Natura verso cui tende la logica?

Prima inquadriamo queste leggi mediante una schematizzazione appropriata, poi vedremo come agiscono nel quotidiano.

LEGGI DI NATURA

  • Le Quattro Interazioni
  • Le leggi globali Interne ed esterne
  • Le Leggi fondamentali
  • I Bisogni psicofisici
  • Realtà & Verità

Cominciamo ad analizzare le 4 Interazioni ed il nostro rapporto con loro. Sapere che, dopo il Big Bang si sono determinate questi 4 tipi di forze, da cui si generato tutto ciò che esiste, ci è utile per darci il senso dell’ordine e ridurre la paura dell’imponderabile: tutto è sottoposto all’azione di Input energetici attivatori che creano aggregazioni e dissolvimenti. Il calore, la luce, l’energia elastica, le reazioni termonucleari, gli atomi, i pianeti, le galassie, gli esseri viventi e quelli inanimati esistono grazie ai "dialoghi" che loro producono.

L’interazione costituisce un’azione fra due o più elementi che dialogano fra loro, mediante l’utilizzo di forze che attraggono o respingono.

Cominciamo ad analizzare l’Interazione gravitazionale

Interessa tutti i corpi dotati di grosse masse. Rappresenta l’attrazione fra due o più corpi, in maniera direttamente proporzionale alle dimensioni ed inversamente proporzionale alla loro distanza: la particella coinvolta in questa particolare forma di comunicazione è il gravitone. Regola la meccanica celeste ed ha reso possibile la nostra particolare strutturazione corporea. La riduzione o l’assenza, come durante un volo spaziale, dell’interazione gravitazionale, provoca nell’organismo umano alterazioni fisiologiche che possono condurre a conseguenze anche gravi:

  • indebolimento della muscolatura;
  • osteoporosi (occasionalmente);
  • anemia (occasionalmente).

"Inconsciamente, il nostro fisico ha evoluto un numero enorme di reazioni automatiche per fronteggiare lo stress costante di vivere in un mondo in cui siamo attratti verso il basso. Solo quando la forza di gravità che agisce sull’organismo aumenta o diminuisce riusciamo a percepirla consciamente; altrimenti la nostra percezione è indiretta" (Ronald J. White, direttore associato del National Space Biomedical Research Institute e specialista di biomedicina dello spazio).

Quali sono i meccanismi che provocano il riadattamento dell’organismo in assenza di gravità?

  1. Riduzione della massa muscolare e della compattezza ossea. Gli arti non hanno più peso, e perciò i muscoli non sono costretti a contrarsi e rilassarsi nel modo usuale per mantenere la postura e produrre i movimenti.
  2. Problemi neurologici. I recettori del tatto e della pressione situati nei piedi e nelle caviglie non indicano più la direzione verso il basso. Questa assenza di stimoli sensoriali finisce per disorientare il cervello, e l’alterazione dei segnali provoca, in oltre metà di coloro che compiono un volo spaziale, sintomi temporanei come: dolori al capo; difficoltà di concentrazione; perdita dell’appetito; nausea e mal di stomaco.
  3. Irrigidimento delle vene del collo.
  4. Congestione delle cavità nasali che provoca sintomi molto simili al raffreddore.
  5. Alterazione del gusto e dell’olfatto che permette di sentire solo il sapore di alimenti speziati.
  6. Spostamento dei liquidi organici dovuto alla variazione di pressione. dà inizio a una cascata di processi, a livello renale, ormonale e meccanico (riduzione del plasma, anemia, aumento di volume degli organi interni, etc.).
  7. Immunodeficienza.

Osserviamo ora, l’interazione elettromagnetica

Riguarda tutte le particelle dotate di carica elettrica, ad esempio protoni (caricati positivamente) ed elettroni (caricati negativamente), determinando fenomeni di attrazione (fra cariche opposte) e di repulsione (fra cariche uguali). Il dialogo fra le particelle avviene mediante emissione ed assorbimento di fotoni. I nostri atomi esistono grazie all’attrazione degli elettroni nei confronti dei protoni e viceversa. A livello psichico, posiamo affermare che, le informazioni generate nel nucleo degli atomi (dove si "crea" il pensiero) vengono diffuse all’esterno dagli elettroni. Con lo stesso principio, siamo costantemente informati di ciò che accade, grazie agli Input degli elettroni che rilasciano messaggi verso il nucleo dell’atomo.

Occupiamoci dell’Interazione nucleare forte

Interessa i costituenti del nucleo atomico ed è responsabile della coesione della materia e delle proprietà nucleari. Non si estende al di là del raggio nucleare. Il dialogo di coesione fra protoni e neutroni e fra i quark che compongono i protoni ed i neutroni, avviene grazie ai gluoni. In pratica, senza l’interazione forte, non esisterebbe il nucleo dell’atomo e, quindi nessuna struttura atomica: nell’universo ci sarebbero solo sciami di particelle sub atomiche. Dal punto di vista psicologico l’interazione forte crea quella condizione di solidità interiore che si basa su certezze che costruiamo, diventando ogni giorno più equilibrati ed armonici mediante il raggiungimento di standard qualificanti (autoaffermazione, autostima, corretto rapporto col mondo esterno, etc.).

Concludiamo con l’Interazione nucleare debole

Interessa le particelle subatomiche ed è responsabile del decadimento nucleare, a seguito del quale, da "vecchi" atomi, se ne generano di "nuovi". Le particelle coinvolte in questo meccanismo disgregativo, sono i bosoni. Dal punto di vista psicologico, l’interazione debole è responsabile di quelle condizioni di indecisione, di insicurezza, che ogni essere umano ha, in momenti della propria vita e della propria giornata, legati a fattori di stanchezza o di trasformazione delle idee con aree di smantellamento delle vecchie strutturazioni, come preludio per nuove costruzioni, in cui sarà coinvolta l’interazione nucleare forte. La durata di questi processi è in funzione della complessità dell’idea da smantellare, della difesa che noi attuiamo nei confronti dell’idea e della flessibilità mentale che ognuno possiede. Più una persona è rigida, più tende a difendere la propria idea, per cui ritarda la il lavoro di smantellamento. Immaginiamo degli operai che devono edificare un centro commerciale dopo avere abbattuto le vecchie abitazioni, se i proprietari delle vecchie abitazioni impediscono questo lavoro, il cantiere resterà aperto per molto più tempo del previsto.

Le interazioni deboli ed elettromagnetiche sono state, a livello teorico, unificate in un’unica interazione, definita elettrodebole. L’unificazione di tutte le interazioni naturali costituisce una delle sfide della fisica teorica moderna.

Concludiamo questo incontro, inserendo alcune ipotesi ad "alta densità scientifica" proposte da Giovanni Russo, durante le lezioni nella sua scuola di specializzazione per medici e psicologi.

Le tre qualità di Energia Vitale Umana (Neutrergia, Affettività ed Aggressività) si generano all’interno degli atomi, a seguito dei dialoghi di cui si è accennato prima. La Neutrergia e l’Affettività, all’interno del nucleo dell’atomo, rispettivamente nei neutroni e nei protoni. L’Aggressività si genera fuori dal nucleo, nel campo elettromagnetico, probabilmente "a carico" delle nubi elettroniche.

LA VITA E LA MORTE SI PRODUCONO ALL’INTERNO DEL NUCLEO DELL’ATOMO

  • La vita è sotto l’egida dell’interazione forte.

  • La morte è sotto l’egida dell’interazione debole.

Nell’alternarsi di queste 2 interazioni, avviene il processo della vita

Prevalenza dell’interazione forte à Crescita e sviluppo

Prevalenza dell’interazione debole à Senescenza e morte

QUESTE SONO LEGGI NATURALI.

Quando si sta molto male per situazioni nevrotiche ad elevatissimo contenuto conflittuale, prevale l’interazione debole a livello psicologico : il passo a decidere di morire, a questo punto, è breve, sempre a carico dell’interazione debole

O si vive imparando a godere del lavorare, degli affetti, del mangiare, dell’amare, etc. oppure ci si dibatte in una sofferenza crescente che può portare, inconsapevolmente, alla ricerca della morte come estrema difesa NATURALE. Questo avviene mediante la disconnessione progressiva dei 4 grandi circuiti del Network umano (Psiche; Sistema Nervoso; Apparato Endocrino; Sistema Immunitario).

L’alternanza di vita e di morte è continua nella dinamica atomica:

  1. crescita ed "attivazione" atomica (con intervento dell’interazione forte)
  2. decadimento energetico (con intervento dell’interazione debole)
  3. creazione di un nuovo atomo (rientra in gioco l’interazione forte).

Nella logica sono insite le quattro interazioni : in base alla prevalenza delle interazioni, prevale la voglia di vivere o quella di morire è QUESTO FA PARTE DELLE LEGGI NATURALI

  • Nel decadimento naturale, la logica "osserva" e chiude i battenti ;

  • Nel decadimento da malattia, in base alla voglia di sopravvivenza, la logica può "riattivarsi" o meno.

LA VITA E LA MORTE STANNO IN NOI, CONTINUAMENTE

LE ALTRE DUE INTERAZIONI, COMUNQUE, SERVONO PER LA DETERMINAZIONE DELLA VITA

Qualunque pulstimolo proveniente dall’analista, durante un trattamento psicoterapeutico, rappresenta Energia di Attivazione per la vita dell’analizzato. Dal momento che quest’ultimo, come tutti, si basa (senza accorgersene) su dei principi naturali, dove riconosce la Natura ed il positivo che gli dà questa Natura, accoglie con disponibilità i messaggi logici, li accetta, li fa suoi e li utilizza, salvandosi (forse) la vita e, comunque, migliorando nettamente lo standard delle proprie dinamiche interiori.

G. M. - Medico Psicoterapeuta

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