Due
bambini fracassati, due creature fatte a pezzi, due innocenti estinti
per inadeguatezza umana, per imbecillità dis-umana, per
immaturità genitoriale profondamente colpevole. Alla guida
della propria auto completamente in balia della sorte, della sfida
alla morte che sempre è destinata a vincere.
Una
mano sullo sterzo, l’altra a farsi un selfie, meglio, una bella
diretta su facebook, con il piede martello ben calcato
sull’acceleratore. Ma non basta, non
è sufficiente la disarticolazione cerebrale dell’essere
umano, a fare da regina incontrastata della propria devastazione
psico-fisica, ecco allora anche la polvere bianca pippata senza
troppi problemi di coscienza.
Adesso
non c’è niente e nessuno a sbarrare la strada, nessun
ostacolo, nessuna curva, intersezione, niente e nessuno a poter
fermare il missile che taglia a metà la città, la
periferia, le strade sconosciute. Niente e nessuno a fermare quella
corsa impossibile, il missile è diventato un bisturi che
divide in due la ragione, la vita, quella degli altri, dei soliti
innocenti.
Non
resta più niente e nessuno a fare da ponte, da percorso al
centro, per non rimanere inerti rasenti ai muri. Ci saranno le solite
voci grosse, gli aggettivi ricercati, i sostantivi di pressione, per
rimarcare la gravità della tragedia, ora verrà il tempo
del pugno duro per chi non rispetta le regole, per chi non rispetta
gli altri oltre che se stesso.
C’è
necessità di fare tabula rasa anche dei cattivi esempi
travestiti da miti, l’obice è puntato dritto su quanti
pensano di poter fare e disfare a proprio piacimento pur di non
sottostare a norme e regole largamente condivise. Però
qualcosa non quadra, qualcosa è fuori dalle metrature appena
elencate, qualcosa manca all’appello, sì, qualcosa è
incredibilmente assente nella discussione da poco messa in atto a
furor di slogan. Perchè quei due bambini sono stati ammazzati
dal delirio di onnipotenza del proprio padre, non dal pirata stradale
di turno, dal solito ubriaco irresponsabile alla guida, da qualcuno
che disconosce la responsabilità paterna, da qualcuno che di
educativo ha soltanto il proprio inciampo.
No,
quei due bambini sono stati eliminati dal loro stesso sangue, da chi
era deputato alla protezione e cura amorevole. Da chi di rispettoso,
dignitoso, autorevole non ha proprio un bel niente, neppure puo’
meritare la più scalcinata delle attenuanti, figuriamoci
giustificazioni. Inutile fare chiacchiere da salotto, ricercare
directory e sottodirectory esistenzialistiche per tentare di dare una
spiegazione, occorre prendere atto di quanto coloro che dovrebbero
essere veri e propri esempi siano invece i veri colpevoli, gli
imputati da sbattere con le spalle al muro, coloro che sempre più
spesso sono i veri assenti alla sbarra. Gli adulti.
Vincenzo
Andraous - Counselor,
Tutor Comunità "Casa del Giovane" Pavia
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