Spettabile
Redazione, è periodico l’apparire sui media di notizie
riguardo incidenti occorsi a piloti di volo libero, vale a dire il
volo senza motore in deltaplano e parapendio.
Secondo
noi, come riteniamo indiscutibile il diritto di cronaca, consideriamo
altrettanto irrinunciabile una corretta informazione, anche in
occasione di incidenti.
Immaginiamo
che il giornalista alle prese con un qualunque evento di volo spesso
non è un esperto in tale disciplina. Non è un peccato,
ma un dato di fatto.
Tuttavia
basterebbe un minimo d’informazione per evitare gli
strafalcioni. Giusto per esempio, si attribuisce talvolta la colpa
del sinistro ad un “vuoto d’aria”, fenomeno che
esiste solo nella fantasia; oppure ad “improvvisi colpi di
vento”, tranquillamente assorbibili dalle nostre ali; e poi si
scrive di “lanci da strapiombi”, impossibili
tecnicamente, perchè deltaplani e parapendio per decollare
necessitano di un leggero pendio e non di precipizi. Per altro il
“lancio” è proprio del paracadutismo, ala solo in
apparenza simile al parapendio.
Si
fa spesso confusione tra i due mezzi usati per il volo libero, oppure
con deltamotore e paramotore, velivoli diversi come dice il nome
stesso; anche tra ultraleggeri e no, tra paracadute, aliante ed altro
ancora. In un caso, clamoroso, un palloncino fu scambiato per un
parapendio che volteggiava tra i palazzoni di una metropoli!
Ci
vuole poco per sprofondare nel ridicolo ed altrettanto poco per
evitarlo. Basterebbe, prima di scrivere involontariamente notizie
fuorvianti, contattare, per esempio, la nostra associazione. Saremmo
lieti di metterci al servizio della stampa ed evitare che la cronaca
scada a disinformazione.
Il
volo libero è ampiamente diffuso con migliaia di praticanti
provenienti da ogni ceto e stato sociale, accomunati da identica
passione, felici di visitare il cielo, alla ricerca di sano svago più
che di imprese al limite dell’estremo. Gli attestati VDS (Volo
Diporto Sportivo), obbligatori per legge, rilasciati ad oggi sono
circa 40 mila. Se aggiungiamo gli allievi delle scuole ed i numerosi,
occasionali curiosi che quotidianamente provano un volo con un
istruttore, la platea s’allarga ulteriormente.
La
FIVL esiste da 40 anni e raccoglie la massima parte dei piloti in
attività. Possiamo tranquillizzare che l’interesse per
questo sport non accenna a diminuire in seguito a notizie
d’incidenti, così come la cronaca di quelli stradali non
dissuade dall’uso di moto ed auto. Riteniamo che il pubblico,
magari sommariamente, sappia cosa sono parapendio e deltaplano.
Indipendentemente dal ritenere o meno il volo sport estremo, è
ovvio che esso comporta l’assunzione di rischi, così
come il mettersi in strada. Per altro pensiamo che estremo diventa
qualunque mezzo, anche stradale, se ne facciamo un uso improprio.
Ci
sembra pure che un incidente qualunque mal riportato nuoce in primis
a chi lo divulga.
Ringraziando
per l’attenzione ed augurandoci una futura collaborazione,
porgiamo i migliori saluti
Gustavo
Vitali - Ufficio Stampa FIVL
Associazione
Nazionale Italiana Volo Libero (registro CONI n. 238227)
il
volo in deltaplano e parapendio
http://www.fivl.it
335 5852431 - skype: gustavo.vitali - vitali.stampa (AT) fivl.it
pagina
facebook:
https://www.facebook.com/FIVL.Federazione.Italiana.Volo.Libero?fref=ts
foto
di repertorio deltaplano e parapendio
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