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Comprare e vendere su eBay, conviene davvero?
di Maria Cipparrone  (  mariellacipparrone@libero.it )

31 gennaio 2009



Vizi e virtù del più grande negozio online.


 

Concludere affari online è una pratica sempre più diffusa, mettere in vetrina ciò che si vuol vendere è sempre più semplice, sia per i privati che per le aziende. Numerosi i siti di aste online, sebbene tra tutti primeggia eBay, che mette in comunicazione venditore ed acquirente, in quanto accoglie e registra inserzioni di ogni tipo.

Mettere all’asta un oggetto mediante un’inserzione su eBay prevede il pagamento di tariffe che variano da 0,10 ad 1,30 euro, a seconda del prezzo di partenza. A tali costi vanno aggiunte le commissioni sul prezzo finale di vendita dell’oggetto, oscillanti tra 1,5% al 4,5 %, ovviamente queste salgono per la vendita di auto e moto.

Vendere o comprare su eBay in alcuni casi non è conveniente, per il rischio di incappare in vere e proprie truffe. Ebay infatti non effettua controlli su persone o prodotti, si limita ad accogliere le informazioni che riceve e a mettere in comunicazioni le parti, tirandosi fuori da eventuali situazioni problematiche, asserendo di essere un semplice fornitore di piattaforma telematica.

Ciò significa che in caso di truffe non riconosce il risarcimento dei danni ai propri clienti, quindi prima di acquistare o vendere un bene su eBay è bene sapere ciò a cui si può andare incontro sia come venditore che come acquirente.

I rischi maggiori quando si fanno acquisti su eBay o su altre piattaforme telematiche, per gli utenti, sono le truffe, al venditore può capitare che venga pagato usando una carta rubata, o mediante assegni fasulli (molte volte di banche estere), mentre per l’acquirente, c’è il pericolo di mancata spedizione dell’oggetto, o la spedizione, invece, di un oggetto di valore inferiore o non conforme a quello promesso; infine è possibile che un venditore fasullo scompaia nel nulla, dopo aver incassato i pagamenti di alcuni oggetti di valore messi all’asta a prezzi molto bassi.

La prima cosa da fare per chi decide di vendere un bene è registrarsi sul sito, inserire i propri dati anagrafici, codice fiscale ed un indirizzo di posta elettronica, l’utente sceglierà poi uno pseudonimo ed una password.

I beni vengono divisi per tipologia merceologica. Il venditore correderà la propria inserzione con una breve descrizione dell’oggetto e di una foto.

L’acquirente interessato potrà così prendere conoscenza delle caratteristiche dell’oggetto, ma come potrà aggiudicarsi l’acquisto?

Quattro sono i sistemi adottati:

- Asta a rialzo, in cui il venditore mette in vendita un bene, fissa un prezzo di partenza e la durata dell’inserzione, l’acquirente che offrirà la maggiore cifra si aggiudicherà il bene.

- Asta con riserva, dove nonostante il venditore parta da una data cifra, l’acquirente potrà offrire una cifra minore, deciderà il venditore se cedere l’oggetto o meno.

-Inserzione "compralo subito", l’interessato pagherà quanto richiesto dal venditore, senza procedere ad un’asta.

- Proposta di acquisto: sono gli acquirenti che fanno delle offerte al venditore, il quale a propria discrezione sceglierà l’offerta più valida.

Una volta stabilito il prezzo ed aggiudicato il bene all’offerente, le parti potranno accordarsi per la compravendita: pagamento, costo del trasporto, condizioni queste dettate dal venditore già sull’inserzione e che solitamente sono a carico dell’acquirente, il quale dovrà tener presente il fatto che su di lui graveranno non solo il prezzo dell’oggetto (solitamente molto allettante) ma le spese di spedizione.

Consigli utili per l’acquirente/consumatore:

-prendere informazioni circa la reputazione del venditore, per mezzo del cosiddetto "feedback", uno strumento di tutela reciproca per la valutazione degli utenti ideato da ebay.

Sul sito è stato istituito un forum dove si possono leggere i giudizi (positivi o meno) sui venditori, ma anche sugli acquirenti. Lo strumento non è del tutto efficace perché strumentalizzabile, nessuno vieta infatti, che sul forum possano scrivere il proprio giudizio parenti o amici dell’utente di cui si sta valutando la reputazione.

- al momento dell’acquisto prendere in considerazione non solo il costo dell’oggetto in sé, ma anche le spese di spedizione, l’eventuale sovrapprezzo per la dogana se l’oggetto proviene da un paese non appartenente all’ Unione Europea, tutti costi questi, che gravano sul compratore. Accade spesso che l’affare sia fittizio, talvolta è bene diffidare di un prezzo troppo basso, infatti il venditore può rifarsi con le spese; ebbene controllare dunque le condizioni di acquisto e se qualcosa non convince, rinunciarvi.

Ma contrattare su eBay può essere sconveniente anche per il venditore, quindi è consigliabile estromettere dalla vendita tutti coloro che presentano requisiti di dubbia veridicità.

E’ altresì importante al momento dell’inserzione descrivere con precisione l’oggetto che si mette in vendita,e specificare tutte le condizioni di vendita, al fine di evitare equivoci, soprattutto quelli relativi alle garanzie prestate.

Gli oggetti venduti su eBay sono coperti da garanzia?

La società, di garanzie se così vogliamo definirle, ne offre ben poche, l’azienda infatti definendosi come semplice fornitore di piattaforma non riconosce il risarcimento danni ai propri clienti, pertanto ciò che si consiglia è di procedere all’invio della merce con spedizioni assicurate o di affidarsi a società che agiscono da intermediarie (ecco l’aggiungersi di un’altra spesa) che ricevono dall’acquirente il prezzo da corrispondere al venditore, il quale entrerà in possesso della somma solo quando la società sarà informata dal nuovo proprietario di aver ricevuto il pacco.

Ebay prevede un’assicurazione a tutela degli acquirenti, solo per alcuni oggetti e per quei venditori che hanno un feedback molto alto, il valore massimo del rimborso è di 1000 euro.

Tale assicurazione si chiama Paypal e prevede rimborsi differenti a seconda del Paese del venditore, la procedura è comunque molto faragginosa.

Di chi è la responsabilità maggiore in questo tipo di compravendita?

La responsabilità è del venditore, azienda o privato che sia, sebbene qualche differenza esista, perché è colui che detta le condizioni di vendita, garanzie comprese.

Qualora si trattasse di un professionista è tenuto a rispettare tutte le normative sulla garanzia dei prodotti come se vendesse in un negozio, ciò significa che deve assicurare che l’oggetto venduto abbia tutte le caratteristiche presentate nell’inserzione, devono inoltre sottostare alle autorizzazioni previste per lo svolgimento delle loro attività e rispettare tutte le regole del contratto nei confronti dei consumatori: garanzie, recesso ( entro 10 giorni dalla consegna), informazioni, variando solo quegli elementi che possono essere regolate liberamente dalle parti (tempi e modi di consegna, modalità di pagamento). Infine il venditore qualificato, è tenuto a fornire tutti gli estremi necessari per la sua identificazione, compreso l’indirizzo (reale e non telematico). Non sono ammesse clausole limitanti la propria responsabilità.

Che diritti ha l’acquirente-consumatore se il bene presenta difetti o danni?

  • la riparazione (se ci sono le condizioni per realizzarla)
  • la sostituzione
  • riduzione del prezzo, qualora non possa essere praticata riparazione o sostituzione alcuna
  • risoluzione del contratto, qualora sia stato impossibile procedere a riparazione o sostituzione del bene.

I termini per far valere i propri diritti sono di 60 giorni dalla scoperta del difetto, 2 anni dalla consegna dell’oggetto.

Quali sono le responsabilità del venditore privato nei confronti del consumatore qualora il bene presenti difetti o sia inutilizzabile allo scopo preposto nella vendita?

Il venditore privato è tenuto a fornire per legge la "garanzia legale" (art. 1490 del Codice Civile), trattasi di una garanzia minima che tutela l’acquirente-consumatore contro i vizi e/o i difetti che l’oggetto nascondeva al momento della vendita e che si manifestano nell’arco di un anno rendendolo inutilizzabile all’uso preposto o che ne dimezzino il valore. Va quindi tutelato l’acquirente nei confronti del venditore privato quando è in malafede, sebbene quando il venditore è un privato non si può pretendere la sostituzione dell’oggetto e neanche la sua riparazione.

Nei casi suddetti si può richiedere la risoluzione del contratto (restituzione dei soldi) o la riduzione del prezzo dell’oggetto, tali richieste devono essere presentate entro 8 giorni dalla scoperta del difetto ed entro 1 anno dalla consegna dell’oggetto.

Il diritto di recesso non è previsto tra privati, sebbene le parti possano concordarlo liberamente, e coscienziosamente il venditore spesso accetta la restituzione del bene.

Cosa fa eBay quando un oggetto non viene pagato?

Non molto... quando si verifica questo caso, l’acquirente viene ammonito, se riceve più ammonimenti, viene sospeso dalle aste online. Al venditore in tal caso verrà riconosciuto il diritto di reinserire la propria inserzione gratuitamente, ed il riaccredito delle commissioni sulle vendite del bene.

 

Maria Cipparrone

 

 

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