“Mi
sono aggiudicato circa 20 autovetture alienate dalla Guardia di
Finanza, poichè molte di queste autovetture saranno cedute a
terzi, il sottoscritto può vendere con scrittura privata una
autovettura non immatricolata in modo che l’acquirente rivolgendosi
alla Guardia di Finanza chieda il nulla osta allegando alla richiesta
l’atto di vendita del eicolo per giustificare la sua richiesta, poi
successivamente chiede alla motorizzazione civile con la
documentazione rilasciata dal Comando militare la prima
immatricolazione a suo nome di detto autoveicolo e poi
successivamente la trascrizione di proprietà a suo nome. E’
corretta questa forma? Un’altra domanda: per chiedere la prima
immatricolazione é necessario portare l’autovettura oppure
basta la documentazione visto che l’auto è senza targa e non
può circolare. Grazie per l’informazione.”
Alle
aste di veicoli dismessi dalle forze dell’ordine, generalmente, i
mezzi vengono venduti in lotti di più pezzi, non tutti in
buone condizioni. Proprio per questo sono più gli addetti del
settore che i privati a presentare le offerte, considerati i costi e
le procedure da seguire per poi vendere tali beni a terzi.
In
caso di aggiudicazione di un lotto è previsto il ritiro dei
mezzi – con idoneo autocarro per il trasporto, non potendo gli
stessi circolare - in breve tempo da parte dell’assegnatario e poi il
rilascio a quest’ultimo dei documenti che serviranno per la
reimmatricolazione.
I
veicoli alienati dalle Forze dell’ordine possono essere
reimmatricolati con targa civile
previo accertamento della rispondenza degli stessi alle norme del
Codice della Strada. Pertanto, occorre che il beneficiario
dell’aggiudicazione sistemi i mezzi e porti a termine la procedura
per rimetterli in circolazione, che prevede il collaudo dell’auto - per verificare i prescritti requisiti -, a seguito del quale
l’ufficio
provinciale della Motorizzazione emette la nuova targa e la nuova
carta di circolazione, e poi l’iscrizione dell’auto al PRA.
Erminia
Acri-Avvocato
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