“Buonasera,
gentile avvocato, le spiego il mio problema. Sono pensionata IPOST
con pensione definitiva da due anni. Qualche giorno addietro l’IPOST
mi ha comunicato di aver provveduto a ricalcolare la pensione e di
aver verificato che si è determinato un indebito di €
11.555,32 perchè avrei percepito più del dovuto, e che
perciò avrebbe provveduto a recuperare tale somma mediante
trattenuta di 1/5 della pensione. E’ legale questa richiesta?”
Il
recupero dell’indebito formatosi su trattamento pensionistico è
consentito solo a certe condizioni. Infatti, secondo la disciplina
dell’art. 206 del d.P.R. n. 1092/1973, quando, a seguito di modifica
o di revoca del provvedimento definitivo di pensione, “siano
state riscosse rate di pensione o di assegno ovvero indennità,
risultanti non dovute, non si fa luogo a recupero delle somme
corrisposte, salvo che la revoca o la modifica siano state disposte
in seguito all’accertamento di fatto doloso dell’interessato".
Ciò vuol dire che, nel caso prospettato, pur essendo derivata, dal
ricalcolo, una diminuzione degli importi dei ratei mensili della pensione, al recupero delle somme pagate in più l’Ente può procedere solo se sia accertato che l’errore nel calcolo è
dipeso da fatto doloso dell’interessata. Quindi, se manca il fatto doloso della beneficiaria della pensione, è consigliabile proporre ricorso contro il provvedimento dell’Istituto erogatore.
Erminia
Acri-Avvocato
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