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A chi di noi non è mai capitato, durante l’esperienza studentesca, di trovarsi a dover "recuperare" tempo perso e sentirci con l’acqua alla gola di fronte ad libro apparentemente troppo lungo per poterlo finire in tempo? Dopo ore e ore alla scrivania , il dilemma è d’obbligo: andare a riposare o rinunciare al sonno e continuare? Spesso si opta per la prosecuzione a oltranza, eppure, considerando come funziona il nostro cervello, sarebbe opportuna una "sana" pennichella.
I test comportamentali dimostrano infatti che un sonno adeguato prima e dopo una sessione di addestramento è essenziale nell’apprendimento. Negli ultimi dieci anni , diverse ricerche hanno confermato ed elaborato questi risultati e gli esperti sono ormai convinti che il sonno sia parte integrante dell’apprendimento e della memoria. Un po’ come un magazziniere porta a termine il suo lavoro quando i locali sono chiusi al pubblico, il nostro sistema nervoso, archivia le informazioni, durante il distacco cosciente dal mondo esterno.
Dr. Giorgio Marchese (Medico Psicoterapeuta) - Docente di fisiologia psicologia c/o la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad Indirizzo Dinamico (SFPID) - ROMA
Si ringrazia Francesca Miceli per la collaborazione nella stesura del dattiloscritto
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